Meloni al Tg1: “Vedo l’orizzonte dei 5 anni di governo. Daremo all’Italia le grandi riforme che servono”

23 Set 2023 20:40 - di Guido Liberati
Meloni governo

A un anno dalle elezioni vinte, Giorgia Meloni parla al Tg1 e traccia un bilancio di quanto realizzato finora  tracciando anche la rotta per il futuro. «Vedo l’orizzonte dei 5 anni di governo – dice il premier e leader di FdI – e quell’orizzonte mi serve anche per realizzare le grandi riforme di cui questa nazione ha bisogno».

Meloni al Tg1: vorrei che questo fosse l’anno delle riforme

«Vorrei che questo – premette la Meloni – fosse l’anno delle riforme: vedere i primi mattoni della riforma fiscale, avviare la riforma costituzionale, fare la parte più consistente della riforma sulla giustizia. E poi la grande riforma del merito, particolarmente nella scuola e intervenire sull’emergenza abitativa. C’è un grande lavoro da fare ma rispetteremo gli impegni presi».

“Sul reddito di cittadinanza abbiamo fatto la cosa giusta, lavori chi può”

Uno degli impegni presi con gli elettori riguardava l’eliminazione del sussidio voluto dai grillini, che ha devastato l’economia e il mercato del lavoro. «Sul reddito di cittadinanza – spiega la Meloni al Tg1 – abbiamo fatto la cosa giusta e quella che avevamo promesso: distinguere chi può lavorare da chi non può farlo. Chi non può lavorare mantiene il sussidio, chi può lavorare è giusto che abbia lavoro e formazione».

Meloni al Tg1: “Il superbonus ha lasciato un buco da 140 miliardi”

«Sul tema del salario minimo – aggiunge il capo del governo – mi stupisce che l’opposizione scopra oggi la sua utilità, perché in dieci anni al governo non lo hanno realizzato io che temo possa peggiorare la condizione di più lavoratori di quelli ai quali la migliora, ma aspettiamo la proposta del Cnel». Non manca un riferimento da parte del premier al superbonus, un’altra devastante eredità grillina. «Sul superbonus parlano i numeri. Centoquaranta miliardi di euro di buco tolti alla sanità, all’istruzione, alle pensioni, per ristrutturare le seconde case e anche i castelli». Una voragine lasciata dal governo Conte che toccherà al governo Meloni risanare.

“Dopo un anno l’Italia è più credibile, più stabile, più ascoltata”

Gli aspetti migliori di questo anno di governo? «Vado fiera dei dati economici – ha detto la Meloni ai microfoni del Tg1 – vado fiera di una Italia che dopo anni che era fanalino di coda oggi cresce piu’ della media europea, del record di numero di occupati, del record di contratti stabili, sono fiera di aver concentrato tutte le risorse su chi era più in difficoltà, sui redditi medio-bassi». Nell’intervista, il premier non elude gli aspetti più critici. «Speravo meglio sull’immigrazione, su cui si è lavorato tantissimo, i risultati non sono quelli che speravamo di vedere. Sono certa che ne verremo a capo ma questo tema merita una seconda fase di impegno».

Il bilancio del primo anno? «Devono farlo gli italiani», ma «dopo un anno l’Italia è sicuramente più credibile, più stabile e sicuramente più ascoltata, è l’inizio di un lavoro che va però giudicato alla fine dei 5 anni».

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