La Russia riapre le porte al cardinale Zuppi, Zelensky pronto a volare alla Casa Bianca
Spiragli di dialogo per la pace o ennesimo bluff della Russia? Il Cardinale Matteo Zuppi – in Cina in questi giorni – tornerà presto in Russia, fanno sapere fonti qualificate. Mosca è pronta a incontrare nuovamente l’inviato del Pontefice per l’Ucraina, ha affermato il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov. “Il Vaticano prosegue i suoi sforzi. L’inviato del Papa tornerà presto. Siamo pronti a incontrare tutti, a parlare con tutti”, ha precisato. Lavrov ha citato gli sforzi della Turchia – “anche loro hanno idee diverse” – il lavoro sotto traccia degli Emirati arabi uniti e dell’Arabia saudita, prima di tutto per organizzare lo scambio di prigionieri di guerra”. Lo scorso giugno il Cardinale Zuppi è stato in Ucraina, in Russia e negli Stati Uniti. Ieri è stato ricevuto al Ministero degli Esteri a Pechino, da Li Hui, rappresentante speciale per gli Affari Euroasiatici.
Zuppi in Russia, Zelensky negli Stati Uniti
Sull’altro fronte, invece, Volodymyr Zelensky prepara un incontro alla Casa Bianca con Joe Biden e colloqui al Congresso di Washington. Lo scrivono i media americani, parlando dell’arrivo negli Stati Uniti la prossima settimana del presidente ucraino, per partecipare di persona all’Assemblea generale delle Nazioni Unite e New York. Ancora non è chiaro se Zelensky terrà un discorso al Congresso, come era avvenuto nel dicembre scorso. La visita a Washington sarebbe giovedì prossimo.
La controffensiva ucraina avanza
Oggi, intanto, si registrano passi avanti dell’Ucraina nella controffensiva contro la Russia. L’esercito di Kiev ha riferito di aver liberato il villaggio di Andriivka, nell’oblast di Donetsk, a sud di Bakhmut e di aver abbattuto 17 droni lanciati dalla Russia. Lo ha riferito lo stato maggiore delle forze armate in una dichiarazione, in cui si parla di “significative perdite di uomini e attrezzature inflitte al nemico”.
Nel Mar Nero i danni maggiori alla flotta russa
L’intelligence britannica ha intanto confermato i danni significativi inferti dalle forze ucraine alla Flotta del Mar Nero a Sebastopoli dopo l’attacco dei giorni scorsi. Le immagini satellitari mostrano che, malgrado le affermazioni in senso contrario del ministero della Difesa russo, la nave da sbarco Minsk è stata distrutta funzionalmente e il sottomarino Rostov ha subito danni catastrofici. Per ripararlo saranno necessari anni e centinaia di milioni di dollari. La sola rimozione del rottame dai bacini di carenaggio li renderà inutilizzabili per mesi. Il significato dell’attacco va oltre i danni delle unità navali ma investe anche la funzionalità del cantiere navale a lungo termine. La Flotta del Mar Nero avrà problemi per la manutenzione delle sue unità. Per l’attacco, gli ucraini hanno usato missili Storm Shadow di fabbricazione britannica, lanciati da un aereo di Kiev. è