“In Europa non si entra illegalmente”: al vertice Med9 di Malta passa la linea della Meloni sui migranti

29 Set 2023 20:26 - di Carlo Marini
Med9

Il vertice dell’Euro Med9, il summit che riunisce i nove Paesi membri dell’Unione europea della sponda mediterranea, fa fronte comune sulla linea Meloni contro “l’immigrazione illegale”.

Un successo per il governo italiano, come rivendica il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni finali della riunione. Meloni ha infatti ricordato come i Paesi membri del Med 9 – Italia, Malta, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Croazia e Slovenia – rappresentino il 46 per cento della popolazione e il 41,5 per cento di Pil dell’Ue.

I 9 Paesi del Mediterraneo rappresentano il 41% del Pil della Ue

«L’Italia è una delle nazioni che oggi patiscono di più la forte pressione migratoria, ma tutti siamo consapevoli che chi ha ritenuto che di fronte alla situazione che sta vivendo il continente africano il problema migratorio potesse essere chuso dentro i confini di un’unica nazione europea prende chiaramente un abbaglio e sta facendo un grande errore». Con queste parole il presidente del Consiglio italiano ha ribadito «che l’unico modo per affrontare seriamente il problema migratorio e aiutare i più fragili davvero, a partire da chi ha davvero diritto alla protezione internazionale, è ricondurlo alla legalità. In Europa non si entra illegalmente, non sono i trafficanti a decidere. Poi bisogna dare risposte serie a un’Africa che è sempre più in difficoltà».

Una posizione che i leader del Med9 hanno sposato. «La sfida della migrazione irregolare – si legge nella dichiarazione congiunta – rimane una realtà delicata e complessa che richiede un approccio sostenuto» e «una risposta europea, sia a breve che a medio termine. Con l’aiuto di Frontex e di Agenzia dell’Unione europea per l’asilo, dobbiamo rispondere rapidamente alla recente sfida dell’aumento degli arrivi attraverso le rotte del Mediterraneo. Invitiamo pertanto i colegislatori a intensificare i negoziati sul Patto di migrazione e asilo per raggiungere un accordo su tutti i punti prima della fine dell’attuale legislatura».

L’accordo del Med9 anche su catastrofi naturali e guerra in Ucraina

Nella dichiarazione congiunta pubblicata al termine del vertice, i leader di Med9 hanno inoltre concordato dieci punti principali tra cui la solidarietà di fronte alle catastrofi naturali. I leader hanno espresso profondo dolore e solidarietà per i recenti disastri naturali avvenuti nella regione e hanno promesso un sostegno continuo alle aree colpite. Hanno inoltre riaffermato il loro impegno a sostenere la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. Hanno chiesto alla Russia di cessare le attività militari e di ritirarsi immediatamente dall’Ucraina.

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