“E’ davvero incredibilmente stridente – sottolineano Monni e Spinelli – il contrasto tra la realtà di uno spazio organizzato per salvare vite; e l’assurdità politica di un fermo amministrativo deciso per punire chi agisce mosso da spirito di solidarietà e umanità. E’ questa la prima sensazione che si ha salendo a bordo della Open Arms. E subito dopo questo, ciò che si avverte è il desiderio e, diremmo, la necessità di riprendere il lavoro”. Una sensazione sbagliata: il governo non ha impedito alle navi delle organizzazioni non governative di effettuareb salvataggi: ne ha regolamentato il numero e ha chiesto l’osservanza del porto sicuro su cui sbarcare. Due navi Ong neol mese di agosto hanno fatto di tsta propria, approdando a Lampedusa intasando l’hot spot e creando squilibrio. E’ evidente che al Pd che spalleggia le ong, non interessi venire a capo della massiccia immigrazione che coinvolge l’intera Europa.
Dal Pd pro Ong aperta sfida al governo
Le rappresentati del Pd strillano infatti: “E’ evidente, c’è una guerra in atto alle Ong, che non riesce però a nascondere il fallimento del Governo nella gestione dell’immigrazione”. La faccia di bronzo colossale: il Pd al governo ha creato questo stato di fatto che non poteva che esplodere. Con quale coraggio affermano che da parte dell’esecutivo c’è “un mix di incapacità e disumanità” ? E’ il coraggio della nullità. Quando ascoltiamo le loro “supercazzole” si capisce il nulla cosmico di cui sono il simbolo sul tema immigrazione e non solo. “Ciò che serve è invece un approccio strutturale, che doti il sistema dell’accoglienza e integrazione (Sai) di risorse adeguate; per una gestione che rispetti i diritti di chi arriva e costruisca opportunità di integrazione nelle nostre comunità”. Le due esponenti del Pd sembrano le ventriloque della Schlein: appunto, non si capisce cosa vogliono proporre.