Il Covid è già in retromarcia. Lo sostiene il prof. Maruotti analizzando i dati regione per regione
Il Covid sarebbe già in ritirata dopo il rialzo importante dei casi delle ultime settimane. A sostenerlo all’Adnkronos Salute è Antonello Maruotti, ordinario di Statistica dell’Università Lumsa e co-fondatore dello StatGroup19, gruppo interaccademico di studi statistici sulla pandemia di Covid 19.
Maruotti commenta così i dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. “Analizzando i dati si vede che oggi la fascia più a rischio è quella degli over 60 – osserva – loro devono stare, in questo momento, più attenti. L’incidenza Covid nel Paese è però ampiamente sottostimata e si vede una grande eterogeneità tra le Regioni. Ci sono alcune dove il tasso di positività sta diminuendo. Sono questi i primi segnali di possibile inversione di tendenza rispetto all’effetto ‘scuola’ e ‘rientro a lavoro’ sui casi Covid”.
Si fa un gran parlare su eventuali nuove misure anti-Covid ma ricordiamo che le regole già esistono: la circolare dell’11 agosto, firmata dal nuovo direttore della prevenzione del ministero della Salute Francesco Vaia, che ha confermato l’abolizione dell’isolamento per i positivi decisa per legge, contiene suggerimenti inequivocabili.
La circolare raccomanda infatti per chi è positivo di «indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2), se si entra in contatto con altre persone». Se si è sintomatici (febbre, tosse, ecc.) la raccomandazione è quella di «rimanere a casa fino al termine dei sintomi». Tra le altre misure raccomandate c’è la «corretta igiene delle mani» e soprattutto l’invito a «evitare ambienti affollati» e «il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o Rsa».