Fuga dal Pd, Schlein fa infuriare la minoranza. Fassino: “Quelli che sono andati via c’erano da prima di lei”

9 Set 2023 17:04 - di Federica Parbuoni
fassino schlein

Il Pd è in agitazione dopo la secca risposta con cui Elly Schlein ha liquidato la fuoriuscita di una trentina di esponenti locali in Liguria, passati con Calenda. Per la segretaria dem, se sono andati via, vuol dire che in fondo “forse l’indirizzo era sbagliato prima”, insomma che avevano loro sbagliato partito. Una lettura degli eventi non solo minimizzatrice, ma anche carica di una certa arroganza: l’idea che ci possa essere un disagio della base verso il vertice, infatti, non sembra affatto sfiorare Schlein, per la quale il problema è tutto degli altri. E dire che già ieri, a caldo, uno come Piero Fassino aveva avvertito che quanto accaduto non poteva essere “archiviato con un’alzata di spalle”, come invece poi è accaduto. Oltre a lui, anche Stefano Bonaccini e Lorenzo Guerini avevano esortato a prendere seriamente il segnale.

Fassino: “Chi è andato via aveva sbagliato partito? Era nel Pd prima di Schlein…”

Oggi proprio Fassino è stato tra i primi a commentare apertamente le parole con cui Schlein, dalla festa del Fatto quotidiano, ha liquidato l’emorragia ligure di ieri. “Voglio sperare – ha commentato il deputato – che le parole di Elly Schlein siano andate al di là dei suoi reali convincimenti. Non posso pensare che di fronte alla fuoriuscita di dirigenti e militanti in sofferenza, l’unica risposta della segretaria del partito sia che avevano sbagliato a scegliere il Pd. Detto peraltro – ha poi ricordato Fassino – a militanti e dirigenti iscritti al Pd molto prima della adesione di Elly Schlein. Ci si rallegra di chi arriva, non di chi parte”.

Area riformista sul piede di guerra: verso una richiesta di chiarimento

Fassino ha dato voce a un malumore diffuso nel Pd, dove l’agenzia di stampa Adnkronos ha raccolto umori che vanno dallo stupore allo sconcerto, fino all’irritazione. L’area riformista è in subbuglio e, sebbene la consegna tra i big sia quella del silenzio, le chat ribollono. “Delle due, l’una: o Schlein non ha capito che sta succedendo nel partito, nei territori oppure ci vuole buttare fuori”, ha detto un dirigente della minoranza che è voluto rimanere anonimo. E ora non è escluso che arrivi una richiesta di chiarimento alla segretaria, magari in una Direzione. “Vediamo nei prossimi giorni, lasciamo passare la festa di Ravenna (la Festa nazionale dell’Unità, in corso fino all’11 settembre, ndr)”, è la posizione assunta dalle parti della minoranza.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *