Foti: “Le regole europee sono antiquate. No alle politiche da ragionieri, senza prospettive”

8 Set 2023 20:21 - di Adriana De Coonto
Foti

Intervista a tutto campo di Tommaso Foti al Tg4. Migranti, decreto Caivano, salario minimo, stoccata a Prodi.  Si inizia dall’emergenza di queste settimane, i flussi migratori. “L’intervento su Lampedusa da parte dello Stato era doveroso perché è sempre stato porto di primo approdo in questi anni. Dobbiamo ringraziare tutte le forze dell’ordine, a partire dal questore di Agrigento, che hanno gestito l’emergenza; soprattutto in questa estate. L’Africa bolle, con una tensione politica notevole. Certamente è una situazione determinata anche dalla guerra del grano; con l’impossibilità di fornirlo ad alcune popolazioni africane. Ma l’Italia e l’Europa non possono ospitare tutta l’Africa. Il Piano Mattei studiato dal governo Meloni è la chiave di volta che consente di aiutare quelle popolazioni in loco ed evitare emigrino altrove cercando stabilità”.

Foti: “L’intervento dello Stato a Lampedusa era doveroso”

Ricordiamo che grazie al provvedimento appena adottato dal Consiglio dei ministri l’isola di Lampedusa potrà beneficiare di un  finanziamento di 45 milioni per un piano di opere definite di interesse strategico. Il sindaco Filippo Mannino, ha ringraziato il governo Meloni per le risorse stanziate. “Si tratta – afferma – di uno degli aiuti più ingenti ricevuti negli ultimi 30 anni. Potremo fare qualcosa di importante sull’isola”.

Salario minimo, Foti a Prodi: “A volte tornano…”

Si passa al salario minimo e Foti, capogruppo di FdI alla Camera, risponde per le rime a Romano Prodi che in un’intevista ha tuonato contro il governo; affermando che l’esecutivo  di un Paese senza salario minimo “dovrebbe vergognarsi”. Il solito fango. “Su Prodi che accusa il Governo Meloni  commento dicendo ‘a volte ritornano’ – è la stoccata – . E si ricordano del salario minimo e non del lavoro povero. La vicenda del patto di stabilità non è solo un problema italiano, ma di tutta Europa. Un Paese locomotiva come la Germania, a causa anche del calo del Pil diminuisce le sue esportazioni verso la Cina. E ci trascina, visto che noi trasportiamo tanti nostri prodotti in Europa. Ricordiamo le crisi vissute: Covid, guerra in Ucraina e crisi energetica. Regole antiche e antiquate ci riportano a politiche da ragionieri. Senza prospettive di crescita”.

Decreto Caivano: “Si vuole farlo passare per un provvedimento da vstato di polizia…”

Quindi si passa al recente consiglio dei ministri e al decreto Caivano. “Si vuole fare passare questo provvedimento come un provvedimento da stato di polizia- dice Foti al Tg4-. Ma lo Stato vuole fare pulizia, è diverso. In realtà nessuno ha toccato la soglia di imputabilità dei minori, che in Italia rimane invariata a 14 anni. Più alta rispetto a quasi tutti i paesi d’Europa. In Inghilterra è di 10 anni, in Olanda e Irlanda 12; in Francia e Polonia bastano 13 anni per finire davanti al giudice. Da noi 14 erano e 14 restano”.

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