Femminicidi in Trentino, chiesta al Csm l’apertura di una pratica sulle condotte dei magistrati

8 Set 2023 18:24 - di Federica Argento
Femminicidi Csm

Finiscono all’attenzione del Consiglio superiore della magistratura i casi di femminicidio che si sono consumati ad agosto in Trentino Alto Adige. Le consigliere laiche Claudia Eccher, in quota Lega, e Isabella Bertolini, Fratelli d’Italia, hanno infatti depositato la richiesta di apertura di una pratica per gli omicidi di Mara Fait, Iris Setti, e Celine Frei Matzhol. L’intenzione di chiedere l’intervento de Consiglio sulle condotte dei magistrati che si sono occupati di questi casi era già stata annunciata . Ora la richiesta  è stata formalizzata al Comitato di presidenza; ora che il Csm ha ripreso l’attività dopo la pausa estiva.

Il Csm indaga sui casi di Mara Fait, Iris Setti e Celine Frei Matzhol

“Come già anticipato nei giorni immediatamente successivi ai fatti, abbiamo subito depositato una richiesta di apertura pratica per ognuna delle tre vicende”: è la nota delle consigliere Eccher e Bertolini. “Tale istanza confidiamo che dia impulso a una procedura amministrativa presso il Csm; al fine di esaminare le condotte dei magistrati che si sono occupati delle vicende. Confidiamo anche che la nostra istanza possa essere presa in considerazione dai titolari dell’azione disciplinare; ai fini dell’avvio di eventuali azioni disciplinari, qualora ne ravvisino i presupposti”. “Sarà mia premura seguire con attenzione ogni stato di avanzamento di tali procedimenti; al fine di far emergere le responsabilità e le presunte inerzie da parte delle Procure della Repubblica coinvolte – assicura Eccher -”.

Femminicidi in Trentino: l’inchiesta del Csm sulle condotte dei magistrati

Sotto la lente ci sarebbe soprattutto la conduzione delle indagini da parte della procuratrice di Rovereto, Vittoria Del Tedesco. Come documentato ad agosto, era finita nell’ occhio del ciclone per via di assurde dichiarazioni in un’intervista alla Verità. La pm aveva espresso parole sorprendenti sull’assassino di Iris Setti, Nweke Chukwuka. Aveva definito il suo fisico ” da atleta delle Olimpiadi”; affermando che il possesso di 56 dosi di eroina “non rappresenterebbe un reato nemmeno in Olanda”; e dicendo che non vi erano elementi per espellere l’uomo o adottare provvedimenti restrittivi. Subito si erano levate le proteste bdel centrodestra. Del Tedesco aveva fatto altre dichiarazioni giudicate inopportune: sull’obbligo di firma  «aveva una puntualità nel firmare che se gli studenti di oggi fossero così puntuali a scuola saremmo a cavallo». Sotto la lente non c’è soltanto il caso Setti. Anche riguardo Mara Fait, uccisa dal vicino a colpi d’accetta, c’è una contestazione. Alla donna era stato infatti negato il “codice rosso”; nonostante avesse segnalato l’uomo in più occasioni.

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *