Europee, ora Renzi cambia gioco: “La soglia di sbarramento non si tocca, prenderemo voti dal Pd e FI”

7 Set 2023 12:53 - di Stefania Campitelli

“La legge per le europee non va cambiata. Davanti al caos vogliamo metterci a parlare in Parlamento di cambiare la soglia di sbarramento? Ma ci prendono per matti”. A 24 ore dall’altolà di Lega e Forza Italia alla proposta di abbassare il barrage dal 4% al 3% avanzata da Verdi e Sinistra, Matteo Renzi cambia schema di gioco.  Obiettivo: smentire di essere in difficoltà nella corsa ai seggi di Strasburgo.

Europee, Renzi ci ripensa: la legge elettorale non si tocca

“Prenderemo voti da chi ha già votato Terzo Polo, dal pezzo di Pd che non accetta la deriva a sinistra di Schlein e da chi di Fi votava Berlusconi ma adesso non può votare Salvini o Meloni”. Il leader di Italia Viva esibisce un grande ottimismo e punzecchia i grandi: “Quando c’era Berlusconi era Forza Italia, adesso con Tajani è ‘Forse Italia'”. Battute a parte non è un mistero che per l’ex rottamatore l’abbassamento della soglia sarebbe un toccasana. Ma guai a dirlo. Non a caso ieri la renziana Paita ha replicato velenosa all’invito di Maurizio Gasparri a cercare i voti senza tante scorciatoie.

FdI: nessuno proposta di legge sulla soglia di sbarramento

Smentito invece da Fratelli d’Italia il presunto asse con Renzi per l’abbassamento della soglia di sbarramento al 3%. Un racconto che circola da giorni sulla stampa che favoleggia di “scambi di favore”.  A gelare le fantasie giornalistiche ci pensa il ministro Francesco Lollobrigida. “Non esiste alcuna proposta depositata o discussa nell’ambito della maggioranza che preveda modifiche della soglia di sbarramento», taglia corto parlando di “illazioni giornalistiche al solo scopo di divaricare una maggioranza coesa come non mai”.

La stella polare resta l’agenda Draghi

Sui principali temi dell’agenda politica, invece, Renzi non rinuncia a dispensare i suoi ‘consigli’ interessati al governo. Il Patto di Stabilità va cambiato? “Assolutamente sì – dice dai microfoni di Agorà – e penso che Meloni debba fare un’Europa delle alleanze, che non debba muoversi da sola o perde. La stella polare di questo cammino è l’intervento di Draghi sull’Economist. Che andrebbe stampato e imparato a memoria da Meloni”. Se Meloni va con i sovranisti – conclude l’ex premier –  “è chiaro che l’Italia finirà per non essere la prima, ma ultima. Le alleanze vanno fatte con quelli che vogliono cambiare il Patto”.

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