Europee, FI e Iv smentiscono il listone di centro. Mastella e De Luca alzano la posta con Renzi
Tutti ne parlano, ma nessuno lo vuole: il listone al centro tra FI e Italia Viva per le europee, che agita le cronache politiche dopo il progetto centrista lanciato da Matteo Renzi, non è all’ordine del giorno. A smentire l’ipotesi sono stati esponenti di entrambi i partiti, i quali hanno però ammesso di puntare all’elettorato dell’avversario. Manovre, invece, si registrano nel campo delle forze locali, con una telefonata intercorsa tra Clemente Mastella e Cateno De Luca.
Tajani: “Forza Italia è il centro, alle europee si presenterà con le sue liste”
“Periodo ipotetico dell’irrealtà. Forza Italia si presenterà con le sue liste, naturalmente liste aperte ad altri contributi. Forza Italia è il centro, non ha bisogno di altri”, ha detto Antonio Tajani, parlando con l’agenzia di stampa Adnkronos e corroborando una smentita arrivata anche da Lucia Ronzulli: “Forza Italia – ha detto la capogruppo azzurra al Senato – non ha mai aperto a Renzi, ma ai suoi elettori e militanti ingannati da quel Terzo polo che si era descritto come una nuova forza politica mentre si è presto rivelato una mera operazione politica per far sedere in Parlamento, ancora una volta, i suoi leader”.
Iv: “Il listone con gli azzurri alle europee non è uno scenario possibile”
Per Italia Viva è stata la coordinatrice Raffaella Paita, una fedelissima di Renzi, a chiarire che “Italia Viva e Forza Italia sono in famiglie politiche diverse, noi siamo nell’area di Renew Europe, il listone alle europee non è uno scenario possibile”. Paita, quindi, ha provato ad attrarre gli elettori azzurri sostenendo che lo spazio del centro all’interno del centrodestra si starebbe riducendo e che la destra starebbe “rispedendo al mittente tutte le battaglie storiche di Forza Italia, come la giustizia e le tasse”. È stato poi lo stesso Renzi a dirsi certo che il suo partito supererà la soglia di sbarramento. Un’affermazione carica di ottimismo: la soglia è al 4%, gli ultimi sondaggi attestano Iv sotto il 3%.
La telefonata tra Mastella e Cateno De Luca
Manovre, invece, si registrano al Sud, dove Mastella, che ha aperto al progetto di Renzi, e De Luca, meno esplicito ma comunque aperturista, cercano di intessere alleanze preventive tra loro. Il sindaco di Benevento e leader di Noi di Centro e quello del movimento Sud chiama Nord e primo cittadino di Taormina, infatti, si sono sentiti al telefono per valutare, ha informato una nota congiunta, “le strategie e i movimenti per ricostruire un’area di centro che rappresenti e interpreti i segmenti della società di cultura moderata”. Il modello cui guardano è quello della Margherita, quanto alle alleanze, rammaricandosi del fatto che “l’abbassamento del barrage al 3% per le Europee è sfumato”, hanno fatto capire chiaramente che il loro pacchetto di voti non sarà a buon mercato: “Nessuna delle sigle centriste è autosufficiente e noi in una competizione in cui giochiamo in casa, con preferenze e sistema proporzionale, possiamo dare un contributo decisivo”.