Cambia sesso in carcere a Perugia, rivolta delle detenute: “È maschio, non può stare con noi”

23 Set 2023 16:00 - di Carlo Marini
carcere Perugia

È caos nella sezione femminile del carcere di Perugia: era entrato in galera quando era ancora un uomo, ha cambiato sesso e ora la trans è donna solo per la legge. Infatti, le altre detenute della sezione femminile non la vogliono in cella con loro, perché la persona in questione non ha ancora completato la trasformazione fisica.

Una situazione che ha mandato in fibrillazione il carcere di Capanne, tanto che il garante della Regione Umbria Giuseppe Caforio ne ha auspicato il trasferimento in una struttura più grande per gestire al meglio la situazione. La vicenda è stata raccontata dal TgR dell’Umbria.

Carcere di Perugia nel caos per il detenuto che ha cambiato sesso

Contro la trans, che biologicamente era uomo al suo arrivo nella sezione femminile, «vi è stata una durissima reazione delle altre detenute che si sono per altro divise tra chi la osteggia e chi invece, anche per ragioni sessuali, l’avvicina» ha spiegato Caforio.

Inutile dire che di metterlo nella sezione maschile neanche a parlarne perché la detenuta sarebbe stata esposta ad aggressioni. È stata poi la stessa detenuta a non volere la sezione trans in quanto donna. È quindi finita nell’area femminile del carcere di Perugia ma di fatto in isolamento. «Vive da sola, anche con problemi di socialità ed ha difficoltà ad avere i diritti normali di qualsiasi detenuto», ha spiegato ancora Caforio con la TgR. «Occorre che questa detenuta sia inviata in contesti carcerari più ampi dove forse è possibile gestire queste situazioni» ha concluso il garante.

Da Roma a Bologna: i penitenziari con le sezioni dedicate ai trans

Per i detenuti trans vi sono sezioni dedicate all’interno degli istituti (esempio Belluno, Firenze, Roma, per citarne alcuni). Nel carcere napoletano di Poggioreale, ad esempio, è stato aperto uno sportello di ascolto per le persone trans. Alcune direzioni di istituti in accordo con associazioni quali il MIT (Movimento Identità Transessuale) di Bologna, hanno organizzato incontri e seminari indirizzati alla formazione del personale penitenziario.

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