Timmermans lascia la vicepresidenza Ue, FdI: “Buona notizia, l’Europa ha bisogno di una vera politica ambientale”

22 Ago 2023 20:07 - di Rosaria Ambrogio
Fidanza

Le dimissioni di Frans Timmermans da vicepresidente della Commissione europea e da commissario responsabile per il Green Deal scuotono l’ambiente politico. L’esponente progressista olandese, che lascia Bruxelles per tentare l’assalto alla guida del governo con l’appuntamento elettorale del 1 novembre, non lascia un buon ricordo di sé soprattutto sulle questioni ambientali e sulle politiche della transizione ecologica.

Fidanza: “Timmermans espressione di posizioni ideologiche sull’ambiente”

Sulle dimissioni del vice Von Der Leyen è intervenuto, in un video pubblicato sui social ,il capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo, Carlo Fidanza.

“Timmermans di dimette e lo fa per candidarsi premier a guida della sinistra rosso-verde alle elezioni olandesi del prossimo novembre. Non c’è che dire, decisamente un’ottima notizia per i cittadini europei. Ora ci auguriamo che, almeno qui a Bruxelles, venendo meno colui che in questi anni ha impersonificato la versione più estremista e ideologica della transizione ecologica, possa finalmente prevalere un po’ di buon senso e venga rimodulata l’agenda green dei prossimi mesi” dice Fidanza.

Il capodelegazione di Fdi a Strasburgo, ribadisce gli elementi chiave dei conservatori europei in tema ambientale. “Noi ci battiamo su tre punti principali: la sostenibilità ambientale, che non può mai essere disgiunta da quella economica e sociale delle nostre imprese e dei nostri lavoratori; l’Europa non può fare tutto da sola, condannando famiglie e imprese a una transizione costosissima mentre il resto del mondo continua ad inquinare ; la transizione deve essere tecnologicamente neutra, basta con la follia dell’elettrico tutto e subito, che è insostenibile da tutti i punti di vista”.

“Timmermans voleva consegnarci a una dipendenza cinese”

Fidanza ricorda, infine, che le teorie dell’ex vicepresidente Ue” ci avrebbero consegnato a una nuova dipendenza geopolitica, non più dalla Russia ma dalla Cina che detiene gran parte di quello che serve alla nostra svolta green. Insomma, finalmente il dopo Timmermans è iniziato e ora guardiamo con più fiducia al futuro”.

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