“Ti ammazziamo, fottuto occidentale”: il video della spedizione punitiva di Verona per vendicare Abom

11 Ago 2023 11:31 - di Davide Ventola
spedizione punitiva, Verona

È in rete e fa paura il video della spedizione punitiva martedì pomeriggio a casa di Davide Begalli, l’uomo agli arresti domiciliari in provincia di Verona per aver travolto e ucciso con la sua auto il calciatore 13enne di origini ghanesi Chris Obeng Abom. Il flmato è stato pubblicato dal Corriere del Veneto. “Ti ammazziamo Fucking westman”, si sente nel video mentre tentano di sfondare la porta. “Fottuto occidentale”.

“Erano una trentina, tutti di colore”

«Erano una trentina – racconta Begalli al quotidiano, tramite il suo legale Massimo Dal Ben – tutti uomini di colore, la maggior parte con il volto travisato da bandane e t-shirt. Lanciavano sassi contro la porta d’ingresso, la prendevano a calci, pugni e bastonate. Urlavano ”Vieni fuori che ti ammazziamo, dopo la morte di Chris non abbiamo più niente da perdere». Begalli sta scontando i domiciliari a casa della compagna nel comune di Negrar in Valpolicella, nel veronese.

«In quel momento il mio assistito – si legge ancora sul Corriere del Veneto – si trovava nella casa della compagna insieme al figlio minorenne della donna, è stato un autentico raid punitivo, gridavano di volerlo uccidere, Begalli e il ragazzo hanno cercato in ogni modo di bloccare la porta dall’interno per impedire a quelle persone di buttarla giù. Il mio cliente adesso ha la spalla dolorante, alla fine quegli uomini se ne sono andati sentendo che Begalli stava chiamando i carabinieri».

Ancora nessun identificato per la spedizione punitiva di Verona

Allontanandosi «però hanno promesso che sarebbero tornati presto a riprenderlo e che non finiva lì, ora sia il mio cliente che il minore che ha vissuto la terribile esperienza insieme a lui sono impauriti e terrorizzati, non sanno come proteggersi e temono che quelle persone tornino presto, magari di notte. Ciò che è appena accaduto – dice l’avvocato – è gravissimo, da giorni Begalli è destinatario di una pesantissima gogna mediatica, pertanto chiedo per lui e per i suoi familiari più sorveglianza e più tutela, ciò che è avvenuto non deve ripetersi più».

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