“Siamo umani, non sfruttateci”. Soumahoro prova a fare cassa con un libro dopo scandali e figuracce
“Infermieri, medici, cassieri, autisti, facchini, domestici, braccianti, rider e tanti altri si sono presi cura della nostra comunità e l’hanno custodita. Fino a oggi sono rimasti invisibili. Eppure, sono vitali, perché ogni giorno sostengono le fondamenta della nostra capacità di essere parte di un’unica umanità. Mentre tutto il mondo si fermava a causa del virus, gli invisibili hanno continuato e ci hanno permesso di uscire dai mesi più bui. Questo è il loro manifesto. Ma è anche il manifesto di tutti gli altri: ancora prima di essere lavoratori, siamo esseri umani…”, scrive Aboubakar Soumahoro nella prefazione del suo secondo libro, annunciato in questi giorni con Feltrinelli, “Il manifesto degli invisibili“.
Aboubakar Soumahoro e il libro sugli sfruttati
Il sindacalista, attivista e parlamentare della sinistra, poi rinnegato dalla sinistra dopo gli scandali e le inchieste che hanno convolto la moglie e la suocera, ci riprova: con il suo primo libro sostenne di essersi comprato una casa, ma le vendite a quanto pare non risultano così ingenti, con questo secondo forse prova davvero a fare cassa per mantenere la famiglia e soprattutto gli avvocati…
Le inchieste su Liliana Mukureke e la suocera, per presunti reati commessi nella gestione delle cooperative che si occupano di lavoratori immigrati, non impediscono a Aboubakar Soumahoro di continuare a proporsi come paladino degli sfruttati. Il 15 gennaio 2024, dunque, sarà possibile acquistare il nuovo libro dell’onorevole, dal titolo Il manifesto degli invisibili, edito da Feltrinelli, già scaricabile come ebook e disponibile alle prenotazioni.
Il fattorino, i rider, i braccianti…
«Un fattorino una volta mi ha detto: “Noi non siamo rider, siamo i braccianti delle metropoli. Lavoriamo in condizioni di precarietà, prendiamo quanto i braccianti delle campagne del Foggiano”. Aveva ragione. Per questo motivo, un bracciante deve camminare gomito a gomito con i rider, con i disoccupati, con i lavoratori dipendenti e autonomi», si legge nella sinossi del suo Manifesto degli Invisibili.