Scontro tra jet russi e drone Usa sul Mar Nero. L’Onu richiama Kiev dopo l’attacco a una petroliera
Un caccia russo Su-30 ha intercettato un drone da ricognizione Usa Mq-9A Reaper sul Mar Nero, impedendogli di violare lo spazio aereo russo. Lo hanno riferito le forze armate di Mosca, secondo quanto riporta l’agenzia Tass.
Drone Usa e jet russi: alta tensione sul Mar Nero
Secondo la ricostruzione russa, i radar “hanno rilevato un bersaglio aereo in avvicinamento al confine di Stato della Federazione Russa. Per identificare l’obiettivo aereo e prevenire la violazione, è decollato un Su- 30. L’equipaggio del jet da combattimento russo ha identificato il bersaglio aereo come un drone Mq-9A Reaper della Us Air Force”. A quel punto, si legge sulla Tass, il velivolo senza pilota ha eseguito “un’inversione a U”.
Non solo il drone Usa, attaccata una petroliera russa
La Russia condanna con fermezza “l’attacco terroristico” ucraino su una nave civile nello Stretto di Kerch e punirà i responsabili: è quanto si legge in un comunicato del Ministero degli Esteri russo. L’attacco alla petroliera – non rivendicato dalle forze armate di Kiev – ha paralizzato temporaneamente il traffico sul ponte di Kerch, che collega la penisola di Crimea alla Russia.
Kiev replica all’Onu che invita a evitare un’escalation: “Fa l’avvocato del diavolo”
Da parte sua, il capo dell’ufficio ucraino di presidenza, Mykhailo Podolyak, replica alle Nazioni Unite che oggi, tramite il portavoce Farhan Haq hanno invitato entrambe le parti a evitare escalation dopo l’attacco alla petroliera russa nello stretto di Kerch, seguito a quello della nave della Marina russa nel Mar Nero. «Non ricordo – ha scritto Podolak su Twitter – se il segretario generale dell’Onu abbia parlato di inammissibilità dell’escalation quando la Russia ha attacco i porti ucraini a Odessa e sul Danubio. Non ricordo se il signor Antonio Guterres se ne sia uscito con qualche dichiarazione contro il terrore russo in città pacifiche. Tuttavia, quando l’Ucraina reagisce numerosi ‘avvocati del diavolo’ escono allo scoperto e chiedono un cessate il fuoco o la fine dell’escalation del conflitto».
Medvedev: “Con l’attacco alla nostra petroliera Kiev rischia una catastrofe ambientale”
Torna ad attaccare l’ex presidente ed attuale vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitri Medvedev, che accusa ora Kiev di aver voluto provocare una “catastrofe ambientale” nel Mar Nero con l’attacco sferrato ad una PETROLIERA russa, e lascia intendere che Mosca potrebbe lanciare ulteriori attacchi contro i porti ucraini in risposta agli attacchi alle navi nel Mar Nero. “Capiscono solo la crudeltà e la forza. Evidentente per loro gli attacchi su Izmail e Odessa non sono stati sufficienti”, ha scritto su Telegram.