Schlein con la chitarra in mano, l’apologia ridicola della segretaria Pd: “E’ la rockstar del popolo rosso”

21 Ago 2023 13:16 - di Adriana De Conto
Elly Schlein chitarra

Elly Schlein prende la chitarra in mano e sale sul palco a Castiglione del Lago dove c’è la festa dem. La Stampa fa la “ola”. Era veramente difficile trarre costrutto politico dalla giornata della segretaria del Pd. C’è riuscito il quotidiano di Giannini a confezionare una paginata di esaltazione della “rockstar del popolo rosso”. Un panegirico imbarazzante, francamente. Il quotiidiano che “bastona” il premier Meloni da mane a sera qualunque cosa faccia – il conto pagato in Albania- o non faccia- una manovra che è ancora da formulare; poi intona un peana sulla Schlein che da settimana non dice una parola sullle principali emergenze del Paese. L’avevamo lasciata a parlare di salario minimo dopo la convocazione del tavolo con le opposizioni e la ritroviamo lì. A brindare alle 300mila firme on line sulla proposta di legge del Pd. Una sottoscrizione firmata anche da Paperoga, Mago Merlino e l’ape Maia, salutata come un successone. “Andiamo avanti”. Ecco, allora, che se la realtà dei temi politici è questa allor meglio l’agiografia.

Apolologia imbarazzante: “Abbronzata, sandali si cuoio, pronta per la battaglia d’autunno”

Inizia l’elogio di Elly con la chitarra in mano: “Si allontana un attimo dai compagni in cerca di selfie in questo minuscolo borgo dell’Umbria accanto al Lago Trasimeno, Elly Schlein: e prima di imbracciare la chitarra elettrica con la band sul palco per sfogarsi suonando “Zombie” dei Cranberries, Elly la rockstar del popolo rosso prova ad accendersi una sigaretta. E anticipa per sommi capi la «contro-manovra»”. La descrizione si sofferma sul “filo di abbronzatura conquistata in vacanza («sono stata qualche giorno in Grecia con la mia compagna»), sul look, “pantaloni e maglietta blu, sandali di cuoio e tanta voglia di trascinare il gregge nel suo terreno per combattere con più forza la battaglia d’autunno”. Fanfara e retorica per la segretaria Pd. Che appena fa un gesti tutto fanno oh… Fa niente se il resto sono chiacchiere: sui femminicidi   “non basteranno norme penali, serve un grande cambiamento culturale”, dice mentre il governo ha già pronta una legge in merito. Dal Pd – dice Schlein – “non una cambiale in bianco al governo che vuole usare solo l’arma delle pene e non dell’educazione”. Perché la colpa è della “violenza patriarcale”.

“La chiamano dalle cucine…”: il peana della Stampa alla Schlein

Poi la descrizione sulla Stampa prosegue: “Qui, circondata da una guarnigione di ex comunisti rimasta a presidiare il fortino di una ex regione rossa; divertita dai racconti dei compagni più anziani, Schlein approfitta della festa dell’Unità locale per aprire la campagna d’autunno. E brandire le trecentomila firme raccolte in due settimane alla petizione per il Salario minimo subito. Addirittura arriverebbe una “ola” dalle cucine: “Elly (come le urlano i compagni dalla cucine, tutti ex comunisti) si sforza di attirare a sé chi ancora non è iscritto nel recinto del suo Pd: «Vi vedo e so che molti non sono iscritti. Fate la tessera, non litigherò mai dentro il partito e con gli alleati!», promette. E giù applausi, «era ora!» le gridano”.

“Elly si lancia in una grandissima hit di Eric Clapton”

“Senti – le confessa Enzo che sgobba nelle cucine – io ho votato Pci, Pds, Ds, poi quando è arrivato Renzi me ne sono andato perché noi i democristiani li abbiamo combattuti col coltello tra i denti. Ora che ci sei tu, sono tornato perché ti ho sentito dire cose di sinistra». «Fai le cose che pensi!», la sprona il piazzaiolo. Lei ride, non si sottrae. E poi dopo il comizio e il pieno di applausi, si accende una sigaretta e si fa seria”. Toni francamente imbarazzanti. La segretaria dem  si associa al catastrofismo sui conti pubblici in vista della Manovra. «Magari è presto per dirlo, però già mancano 10-15 miliardi per fargli mantenere le loro promesse. Ma loro sono esperti a non mantenerle”, chiosa. Non le chiedono come e quando  abbia fatto questi conteggi. Forse in Grecia con la sua compagna ha fatto un salto dall’Oracolo dio Delfi…Chissà. Prosegue il panegirico: “I compagni la aspettano sul palco, lei non si fa pregare troppo e si lancia in una grandissima hit di Eric Clapton, “Before you accuse me”; e nella rivisitazione dell’album “Credence clearwater revival”. I nostalgici vibrano e i compagni ballano. Elly si scatena, con Matteo Burico, sindaco di Castiglione alla chitarra; Alessio Meloni, segrretario dei comuni del Lago Una special band per l’occasione”. Poi non si offendano se uno dice che a sinistra  sono “cantastorie”

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