Rdc: Bellucci (Fdi), “Presto la piattaforma lavoro. Il governo non lascia soli nessuno”
“‘Il governo non lascia soli i cittadini, e pensa a rafforzare le politiche attive”. Il viceministro del Lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, di FdI, fa il punto della situazione dopo la cancellazione del Reddito di Cittadinanza sottolineando come l’esecutivo sia impegnato a garantire un’occupazione a quelle fasce deboli che possono lavorare.
“Il superamento del Rdc prosegue secondo una tabella di marcia seria e definita a partire da dicembre 2022- dice Bellucci-. Ho ben chiari i timori che possono avere alcuni cittadini, ma il governo non li lascia soli. L’Italia è fondata sul lavoro, è un principio costituzionale che tutti conosciamo; voler valorizzare tale caposaldo mediante opportune politiche attive rappresenta una sfida dal grande valore aggiunto per il benessere di tutti”.
Bellucci:” Sostegno a chi non può lavorare “
“La vera ricetta contro la povertà -osserva l’esponente di Fdi- è il lavoro, proprio per questo i cosiddetti occupabili – persone dai 18 ai 59 anni senza figli minori, senza disabilità e non in carico ai servizi sociosanitari per patologie reversibili – aggiunge Bellucci-potranno passare dal Reddito di cittadinanza all’indennità di 350 euro al mese correlata alla misura chiamata Supporto formazione e lavoro e destinata a chi si attiva attraverso corsi di formazione, orientamento e lavori di pubblica utilità presso enti locali e del terzo settore”.
La piattaforma per le politiche attive
Bellucci mette il punto su un aspetto essenziale che riguarda le piattaforme attive “Per supportare le politiche attive- dice il viceministro- verrà lanciata una piattaforma del ministero, realizzata dall’Inps, e che sarà un aggregatore per l’incontro tra domanda e offerta e in cui l’utente potrà trovare le proposte per tirocini e corsi di formazione. In sostanza un catalogo dedicato all’occupazione a portata di smartphone che mette a sistema sia il settore pubblico che le agenzie private”.
“Ci tengo a precisare, infine, che i nuclei familiari più fragili e poveri, ovvero con figli minori, over 60, persone disabili o in cura ai servizi sociosanitari, restano protetti e riceveranno il Reddito di Cittadinanza sino alla fine dell’anno per poi passare al nuovo strumento denominato Assegno di Inclusione” conclude Bellucci.