Ponte Morandi, FdI: “La comunità nazionale è stata più forte del peso delle macerie. Ora verità e giustizia”

14 Ago 2023 17:36 - di Adriana De Conto
Ponte Morandi FdI

Quel maledetto giorno di cinque anni fa  rimane un cicatrice sul corpo vivo dell’Italia. “Il crollo del ponte Morandi  è una ferita ancora aperta”. Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera ricorda come “a questa tragedia Genova seppe reagire immediatamente con forza: prova ne è la costruzione, in brevissimo tempo, del ponte San Giorgio: divenuto il simbolo di rinascita e di riscatto. Dopo cinque anni, questa sciagura ci impone di chiedere con ancora maggior forza verità e giustizia. I responsabili di una simile tragedia non possono rimanere impuniti: ne va dell’orgoglio e della dignità della nostra Nazione. Il mio pensiero commosso va alle 43 vittime: a nome mio e di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia esprimo sentito cordoglio e sincera vicinanza ai loro familiari. Lo Stato è e resterà sempre dalla loro parte”. Dopo le parole del Capo dello Stato e del premier Meloni tutto il mondo istituzionale col cuore era lì.

Ponte Morandi, Toti: “Nostro compito è che non accada più una tragedia simile”

”Poi c’è la parte che spetta a noi, chi ricopre una carica istituzionale pro tempore affidata dai cittadini”, ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti. “Il nostro compito è di far sì che un nuovo Ponte Morandi non accada più. Ed  è quello che è stato fatto in questi anni e quello che resta da fare. E non vuole dire solo manutenere quel complesso gigantesco di opere che i nostri nonni ci hanno affidato nel dopoguerra. Vuol dire anche migliorarle. Questo è il compito della politica e questo significa avere il coraggio di scelte che in qualche modo spero il ponte Morandi possa ispirare a tutti”.

Ponte Morandi, Rocca: “La comunità nazionale è stata più forte del peso delle macerie”.

Dolore ma anche la prova di coraggio di un popolo.  Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ricorda “il dolore per le 43 vittime e per le centinaia di sfollati; ma anche la grande umanità, generosità e professionalità di chi ha aiutato la città a rialzare la testa. Un’intera comunità nazionale è stata più forte del peso delle macerie”. Una pagina che non dimenticheremo. “Il dramma causato dal crollo del Ponte Morandi e la perdita di 43 vite umane è entrato nella storia più triste del nostro Paese”.

FdI: “La giustizia sia all’altezza della ricostruzione”

E’ il pensiero di  Mauro Rotelli, deputato di Fratelli d’Italia e Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera. “Una tragedia che doveva essere evitata – dice in una nota- . Testimonianza di una odiosa e intollerabile incuria e irresponsabilità dell’uomo. Tante famiglie attendono una verità processuale dopo quella nei fatti impietosa e crudele. I drammatici eventi legati al disastro hanno prodotto una voglia di riscatto in Genova, nella regione Liguria e nell’Italia intera. Il modello di ricostruzione, nella sua tempistica e nel suo modello organizzativo, è stato degno delle nostre capacità ingegneristiche . Riconosciute a livello internazionale”.

Salvini: “Conto di elaborare un dl che equipari le vittime dell’incuria a quelle del terorrismo”

Di qui la promessa a tutti i cittadini: “In una stagione di ripresa e rilancio infrastrutturale il nostro impegno civile e politico non si ferma. E sarà quello, ciascuno nelle proprie prerogative, di garantire la qualità, efficienza e sicurezza delle nostre infrastrutture a tutti i livelli”. “Ora vigiliamo affinché la giustizia sia all’altezza di quella che è stata la ricostruzione, questa sì degna di una Nazione come l’Italia”, aggiunge il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Massimo Ruspandini. Le forze del Paese si unirono a seguito di quella tragedia.  Il vicepremier  Matteo Salvini ha preso un impegno: “Conto di tornare l’anno prossimo con un disegno di legge già depositato che riconosca anche i cittadini vittime non di un evento alluvionale. Quei 43 morti non sono morti per una calamità naturale. Sono vittime dell’incuria, di qualcuno che non ha fatto il suo lavoro. Non voglio anticipare sentenze – dice Salvini- ma spero l’anno prossimo di portare in dote oltre alla vicinanza e al cordoglio anche una legge che equipari le vittime del Ponte Morandi e di altri episodi di incuria alle vittime del terrorismo”.

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