Modena, ucciso in strada a coltellate, la svolta in 24 ore: fermati due nigeriani con permesso di soggiorno
La svolta nel caso dell’immigrato 30enne ucciso a Modena nel pomeriggio di domenica scorsa arriva a indagini appena scattate: ad appena 24 ore dal delitto. Ieri sera, la Procura della città ha disposto il fermo di indiziato di delitto nei confronti di due nigeriani, connazionali della vittima, rispettivamente di 29 e 27 anni, accusati di concorso nell’omicidio volontario di Friday Endurance, nato in Nigeria il 12 febbraio 1993, richiedente permesso di soggiorno per protezione internazionale, accoltellato e ucciso in corso Vittorio Emanuele II sotto gli occhi terrorizzati dei passanti.
Modena, 30enne accoltellato a morte in strada: fermati due nigeriani
Ad aggiungere stupore all’orrore della vicenda, la notizia che i due fermati – come fa sapere la procura di Modena – sono entrambi in regola con il permesso di soggiorno. Il primo per protezione speciale, ed il secondo per protezione sussidiaria. La vittima, invece, era in Italia con una richiesta di protezione internazionale. Formalmente residente a Reggio, sembra fosse solito spostarsi a Modena in treno, per frequentare altri connazionali.
La svolta in 24 ore: schiaccianti i filmati dei due indagati in fuga dopo l’omicidio
Schiaccianti per i due immigrati nigeriani accusati del delitto, i filmati delle telecamere acquisiti dagli inquirenti che immortalano i due indagati in fuga dopo il brutale omicidio. Endurance, aggredito e accoltellato in strada, non ha avuto scampo, nonostante i soccorsi siano scattati tempestivamente con l’arrivo sul posto degli uomini del 118, che hanno immediatamente trasportato all’ospedale di Baggiovara il ferito, dove – arrivato in codice rosso – è morto poco dopo il ricovero. Fatale una ferita inferta nella regione latero anteriore del collo.
Nigeriani fermati, indagini lampo e testimonianze decisive
Le indagini della Questura di Modena – e in particolare della squadra volante e della squadra mobile e dello stesso pm di turno – come anticipato partono istantaneamente. Così, come riferisce la procura di Modena, gli inquirenti al lavoro sul caso acquisiscono subito «tra l’altro, decisive dichiarazioni rese da persone informate sui fatti che hanno assistito all’omicidio e alla fuga dei due indagati. Nonché immagini nitide delle telecamere a circuito chiuso comunali e private, che hanno filmato i due indagati fuggire subito dopo l’omicidio».
I due indagati nigeriani sono entrambi in regola con il permesso di soggiorno
La polizia, inoltre, ha sequestrato l’arma del delitto, trovata nella disponibilità di uno dei due fermati: due nigeriani, entrambi in regola con il permesso di soggiorno. Il primo, per protezione speciale. E il secondo per protezione sussidiaria. Due nomi e due volti individuati grazie alle descrizioni fornite dai testimoni presenti al momento del delitto – avvenuto di fronte a diverse persone che si trovavano a passare casualmente lungo il ciclopedonale del Corso –. Nonché grazie alle immagini nitide delle telecamere a circuito chiuso comunali e private. Occhi elettronici che hanno filmato i due aggressori in fuga dopo l’aggressione mortale.
Resta da chiarire il movente
Un omicidio di cui resta da chiarire ancora il movente. La dinamica, invece, sembra acquisita: dopo una breve colluttazione, uno dei due indagati avrebbe bloccato di forza la vittima, mentre l’altro la accoltellava ala gola. Ulteriori dettagli comunque potranno emergere dall’interrogatorio di garanzia che si svolgerà nelle prossime ore.