Migranti, donna uccisa da un nigeriano già denunciato. Il governo annuncia la linea dura

6 Ago 2023 18:35 - di Leo Malaspina

L’aggressione, la violenza, l’orrore ai danni di una povera donna che stava andando a trovare la madre malata. Rovereto, come l’Italia intera, è sconvolta da un delitto brutale e frutto di un eccesso di tolleranza nei confronti dei migranti già segnalati per atti di violenza. Come quel 40enne di origini nigeriane che ieri nel parco Nikolajevka di Rovereto, forse in un tentativo di violenza sessuale, ha ucciso Iris Setti, una donna 61enne, morta in ospedale dopo qualche ora. L’uomo, rintracciato dai Carabinieri e arrestato per omicidio, avrebbe parenti italiani e un anno fa si sarebbe reso protagonista di un altro episodio di aggressione, questa volta ai danni di passanti e carabinieri.  Iris Setti, secondo una prima ricostruzione, stava attraversando il parco per andare dalla madre malata, quando è stata brutalmente aggredita e pestata a morte.

Rovereto sconvolta dall’omicidio compiuto dal nigeriano

I fatti risalgono a ieri sera, verso le 22, quando i Carabinieri, che stanno ancora ultimando gli accertamenti coordinati dalla Procura, sono stati allertati per un’aggressione. A dare l’allarme sono stati gli inquilini di un condominio che affaccia sul palco, i quali avevano sentito le urla della donna e, affacciatisi alle finestre, avevano visto la vittima per terra con i pantaloni abbassati e l’aggressore sopra di lei che la colpiva con pugni in faccia. Probabilmente in seguito alle urla di questi inquilini, l’uomo è poi fuggito, ma è stato ritracciato dopo poco dai carabinieri, che lo hanno arrestato per omicidio.

Piantedosi: “Faremo chiarezza, in arrivo un pacchetto sicurezza”

Immediate le reazioni politiche, con il ministro degli Interni Matteo Piantedosi che annuncia la ricerca dei responsabili, nella gestione dell’immigrato violento, e nuove misure per la sicurezza. “Il barbaro omicidio della donna a Rovereto è un fatto gravissimo. Ho richiesto al Capo della Polizia di disporre ogni necessario approfondimento e una dettagliata ricostruzione della vicenda, anche per capire se c’è stato qualcosa che non ha funzionato”, ha detto Piantedosi, esprimendo anche il più profondo cordoglio. “Questi accertamenti sono doverosi nei confronti della vittima e dei suoi familiari. Inoltre, sono necessari anche per capire cosa dobbiamo mettere ulteriormente in campo per assicurare una sempre maggiore protezione dei cittadini. Siamo già al lavoro per presentare a settembre un pacchetto di norme per rafforzare ancora tutti gli strumenti a disposizione delle forze dell’ordine per contrastare i più ricorrenti fenomeni criminali e di insicurezza dei cittadini”, conclude il ministro.

Il flusso dei migranti e i problemi di ordine pubblico

Di atto di “gravità assoluta” parla anche il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni: “Ho sentito il ministro Piantedosi e condivido totalmente le sue parole: siamo di fronte a un atto di una gravità assoluta, una barbarie inaudita. E la risposta dello Stato deve essere ferma e di assoluto rigore. Siamo in contatto con i vertici delle forze di Polizia per capire esattamente come si sono svolti i fatti”, dice all’Adnkronos.

“Oggi più che mai a fronte anche di un aumento epocale di flussi di migranti nel nostro Paese serve una risposta forte sul tema della sicurezza”, specifica Molteni, a giudizio del quale “la vera sfida” diventa la legge di bilancio. E rilancia: “più risorse sulla videosorveglianza, per assunzioni massicce affinché siano potenziati gli organici delle forze di polizia, dobbiamo inoltre ripristinare i militari di Strade Sicure che furono tagliati nel 2020. Abbiamo pagato i tagli lineari della sinistra nel comparto sicurezza e difesa, oggi la sicurezza deve tornare ad essere un investimento importante perché questo tema non può essere mai considerato un costo, è invece precondizione per la crescita e la civiltà nel nostro Paese”.

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