Milano, pedinati, aggrediti e derubati degli orologi di lusso: fermati due francesi una marocchina

12 Ago 2023 17:52 - di Redazione
Milano orologi

Pedinavano le vittime tutto il giorno e poi agivano e  aggredivano. Una banda di rapinatori di orologi preziosi è stata fermata a Milano dalla polizia. “La banda dei Rolex” era composta di due cittadini francesi di 34 e 35 anni, di origini algerine, e da una cittadina marocchina 42enne. Tutti pregiudicati, sono stati posti in stato di fermo dalla Polizia di Stato perché ritenuti a vario titolo i presunti autori di rapine di orologi dal valore eccezionale: tra il mezzo milione e il milione di euro, avvenute a Milano. Le vittime, stando alle indagini, venivano puntate pedinate anche un giorno intero. Milano “città aperta”, appunto. Neanche la sicurezza di uscire da un albergo e godersi una goro per Milano in santa pace.

Due francesi e una marocchina fermati: rapine di orologi milionari

L’ultima rapina in ordine di tempo della banda ha privato  un turista libico di 43 anni del suo orologio Richard Mille RM11-02 dal valore stimato di 400/500 mila euro: era la sera dell’1 agosto. L’autore materiale della rapina, l’uomo che lo ha aggredito, è però ancora irreperibile. L’uomo, insieme agli altri due franco-algerini, è stato identificato come il presunto autore anche della rapina avvenuta in data il 30 agosto 2021 in via della Spiga ai danni di un cittadino romeno:  al quale è stato sottratto un orologio Richard Mille modello 011, “one from five limited edition”, del valore di circa un milione di euro.

Vittima pedinata tutto il giorno

“La sera dell’1 agosto – si legge nella nota della Questura di Milano che il TgCom24 riporta –  il 43enne, a Milano per una visita di piacere, passeggiava per le vie del centro. All’altezza di via Castel Morrone è stato afferrato al braccio da un uomo che, dopo essere riuscito a scaraventarlo a terra, gli ha sottratto il prezioso orologio”. L’uomo e la sua famiglia sarebbero stati infatti pedinati per un giorno intero. L’accusa ha ricostruito il “modus operandi” della banda.

I rapinatori puntano i clienti degli alberghi di lusso

La rapina sarebbe stata “il frutto di una pianificazione corale tra l’uomo che manca all’appello e gli altri tre soggetti, due uomini ed una donna: la vittima, infatti, era stata agganciata sin dall’uscita da un noto albergo del quadrilatero in cui alloggiava. Le quattro persone lo hanno tallonato per tutto il giorno fino a quando, dopo cena, verso le 21:40, uno degli autori si è scagliato contro di lui per sottrargli l’orologio”. Alla fine gli investigatori della Mobile hanno identificato i quattro presunti autori, capendo che i tre uomini a Milano si appoggiavano presso un’abitazione nella disponibilità della donna marocchina. Quando gli agenti si sono accorti che la banda stava per lasciare Milano, li hanno portati in questura. Risulta invece irreperibile l’autore materiale della rapina.

 

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