Migranti, alla sinistra “bipolare” Tajani risponde con una promessa: presto rimpatri più stringenti
Migranti, un problema concreto che la sinistra affronta con la clava ideologica. Una scure che, non soltanto incista le criticità endemiche da tempo, ma che esalta le contraddizioni di una opposizione che continua a girarci intorno senza proporre soluzioni pragmatiche che l’emergenza, invece, impone. E sul punto, sia la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro in un’intervista a La Stampa; sia il ministro degli Esteri Tajani dal Corriere sera, puntualizzano e circostanziano quella che è la linea del governo in carica.
Migranti, Wanda Ferro: «La sinistra ha un comportamento bipolare»
E allora: «La sinistra ha un comportamento bipolare: vorrebbe far entrare chiunque in Italia, ma poi lamenta le ricadute sui territori che governa», afferma la Ferro interpellata dal quotidiano torinese, dalle cui colonne approfondisce e argomenta le dichiarazioni del Viminale che giusto ieri ha definito «surreale» la polemica sollevata da alcuni sindaci, soprattutto del Partito Democratico, in merito alle difficoltà relative all’accoglienza di migranti irregolari.
Migranti, «i sindaci di sinistra predicano l’accoglienza, ma a casa di altri»
Quindi la sottosegretaria di FdI aggiunge e sottolinea: «Il sistema non è stato indebolito. Al contrario i posti disponibili sono stati aumentati. Le condizioni migliorate: si pensi all’hotspot di Lampedusa ora gestito dalla Croce Rossa. C’è da dire che tanti sindaci di sinistra non hanno collaborato nella realizzazione di nuovi centri per i migranti nei loro territori: predicano l’accoglienza, ma a casa di altri», rileva.
Rimpatri: «Cresciuti del 30%. Riguarderanno soprattutto soggetti violenti e pericolosi»
E ancora. Il decreto di settembre, rilancia Wanda Ferro, «introdurrà delle norme che semplificheranno e velocizzeranno i rimpatri dei migranti economici irregolari che non hanno diritto a rimanere in Italia». Poi, in particolare sui rimpatri, spiega: «Sono cresciuti del 30% rispetto all’anno scorso. Un trend che vogliamo consolidare. Sottolineo che riguarderanno prioritariamente soggetti violenti e pericolosi».
Migranti, Tajani: «L’immigrazione clandestina non è un problema solo italiano»
Un punto, quello dell’accoglienza e dei rimpatri, su cui si è soffermato in particolare il ministro Tajani un’intervista al Corriere della sera. Un’analisi, quella del titolare della Farnesina, che parte da una considerazione imprescindibile: «Il problema dell’immigrazione clandestina non è solo italiano. E riguarda crisi preesistenti al nostro governo ma anche nuove: la rotta balcanica resta battuta. La spinta dal continente africano è enorme anche per la crisi alimentare».
Tunisi sta «facendo quanto è possibile»
Non solo: «Ci sono crisi in Afghanistan, in Pakistan, in Sudan, Costa d’Avorio, Guinea, Burkina Faso. E, oggi, anche in Niger, che era un Paese impegnato nel contenimento dell’esodo», spiega Tajani al quotidiano di Via Solferino, aggiungendo, relativamente agli accordi in Tunisia, che Tunisi sta «facendo quanto è possibile. Proprio in queste ore ci hanno comunicato di aver sequestrato a Sfax 4 imbarcazioni pronte a partire. Armi. Denaro».
La collaborazione con la Tunisia
«Ma hanno due problemi enormi – spiega Tajani –. Uno è quello dei finti pescherecci che partono dalla Libia e, guidati da trafficanti di uomini, arrivano a Sfax e caricano migranti. L’altro, collegato, è che per loro è difficile intervenire per la scarsità dei mezzi e degli uomini che hanno a disposizione. Ci sono forze armate – incalza il vicepremier e ministro – che fanno turni massacranti, ma non riescono a frenare il flusso. Quindi va applicato quanto prima — e se possibile implementato — il memorandum europeo che destina 100 milioni alla Tunisia per affrontare questa crisi migratoria».
Migranti, «tutta l’Italia si sta caricando un peso che dovrebbe essere dell’intera Europa»
Un contesto complesso in cui, sottolinea il numero uno della Farnesina, «noi possiamo far avere loro grazie a quei fondi motovedette che sono in rifacimento. Come possiamo mettere a loro disposizione Guardia di finanza e Polizia per la formazione dei loro militari e forze dell’ordine addette alle operazioni di controllo e contenimento». Un quadro complicato e in continua evoluzione nel cui ambito, spiega Tajani, «tutta l’Italia si sta caricando un peso che dovrebbe essere dell’intera Europa».
«Presto meccanismi più stringenti per rimpatriare chi non ha diritto»
Uno scacchiere delicato in cui muoversi con attenzione e efficacia su cui Tajani sottolinea: «Stiamo lavorando nella Ue per questo». Sia nell’ottica delle redistribuzione che in quella dei rimpatri. «Il ministero dell’Interno – conclude quindi il ministro – sta provvedendo ad una più equa ridistribuzione dei migranti. Ma abbiamo anche intenzione di inserire meccanismi più stringenti ed efficaci per i rimpatri di chi non ha diritto di essere accolto. Lo faremo prestissimo».