Mauro Rozza, dal femminicidio impunito alla mega truffa. La vita dorata del bodybilder
Mauro Rozza irrompe sulle nostre coscienze a ricordarci le imperfezioni spesso esasperate della giustizia. E se non avesse organizzato una mega truffa di due milioni di euro ai danni di una disabile ce lo saremmo dimenticati. E avremmo dimenticato che ha ucciso la moglie, scontando appena tre anni in un Opg per una perizia psichiatrica che oggi fa impallidire. Una brutta storia che torna a galla per la cronaca odierna.
Dodici immobili, una Ferrari, sei orologi di lusso e 750 mila euro in contanti. E’ questo il bottino della presunta truffa organizzata dall’ex pugile insieme ai suoi genitori. In particolare la madre di Rozza, Rosa Meanti, era stata nominata curatrice della vittima, un’amica di famiglia. Viaggi in giro per il mondo per Rozza con i soldi sottratti alla disabile. Per i tre il gip Alessandra di Fazio, che ha convalidato il sequestro, ha disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla parte offesa.
Mauro Rozza e l’omicidio della moglie,
Il 17 aprile del 2009 Mauro Rozza uccide con 66 coltellate la moglie, Maria Casamassima. Si costituisce. La Corte di assise in base a una perizia che oggi bisognerebbe rileggere lo assolve per totale incapacità di intendere. Dieci anni di pena in un ospedale psichiatrico giudiziario, poi ridotti a cinque, poi a tre per sopravvenuta assenza di pericolosità sociale. Agli inquirenti dirà che pensava di avere dato “una coltellata” sola alla coniuge. Esce il 2014 e può di nuovo dedicarsi alla sua attività. Fino a quando non trova l’occasione per spolpare, con assoluta lucidità, il patrimonio di una persona disabile. La povera signora “Silvia”, privata di ogni bene. Quando interviene la Guardia di finanza, allertata dai movimenti bancari anomali, del patrimonio della signora Silvia resta poco. Non è la prima storia di persone deboli divenute vittime di chi doveva prendersi cura di loro. Ma qui, quando salta fuori il nome di Mauro Rozza, tutto cambia. E una domanda si impone. Rozza è guarito in ospedale? O, probabilmente, matto davvero non lo è stato mai?.