Malan: «Anche le imprese riconoscono la bontà della tassa sugli extraprofitti bancari»
Lucio Malan, capogruppo di FdI al Senato, rivendica la bontà della scelta del governo Meloni di tassare gli extraprofitti bancari e cita gli studi delle associazioni che raggruppano le imprese. «I dati giustificano la tassa sugli extraprofitti delle banche decisa dal governo. A dichiararlo è uno studio di Unimpresa, Unione nazionale di imprese, che in un rapporto ha analizzato la misura approvata nell’ultimo consiglio dei ministri. Una netta promozione. Anzi, dal documento emerge l’opportunità e il valore sociale di questa misura a favore proprio dei cittadini», afferma Malan. «Infatti,-prosegue la nota del presidente dei senatori di Fratelli d’Italia- come aveva chiarito lo stesso presidente Meloni, la misura non si poneva alcun obiettivo punitivo, ma piuttosto voleva sanare una situazione che si era determinata in conseguenza dell’aumento del costo del denaro deciso dalla Bce».
Malan: “Dalle banche 75 miliardi di utili solo nell’ultimo anno”
Lucio Malan snocciola le cifre degli utili del tessuto bancario nazionale, parlando di «75 miliardi di utili solo nell’ultimo anno a cui però non sono corrisposti interventi a favore dei clienti. È la conferma di quanto tra gli addetti del settore e degli esperti siano apprezzate le politiche messe in campo dal governo Meloni. Del resto, per Fratelli d’Italia, la solidità delle banche è importante ed è perfettamente garantita dal provvedimento in questione, ma ancora più importante è il benessere degli italiani. In queste settimane abbiamo invece scoperto che per molta parte dell’opposizione i profitti delle banche sono intoccabili, mentre le tasche degli italiani sono sempre state toccabilissime», le parole del presidente di FdI a Palazzo Madama.
Gli economisti apprezzano la manovra sulle banche
Lo studio di Unimpresa citato oggi da Lucio Malan, le parole di Roberto Guida e di tanti altri analisi indipendenti confermano la bontà dell’operazione del governo Meloni. Che non è punitiva, rappresenta un’eccezione e contribuisce a creare condizioni di giustizia sociale senza intaccare in alcun modo l’economia, come confermano i dati della Borsa che hanno smentito, ancora una volta, le prefiche della sinistra.