Incendi, Musumeci annuncia il pugno duro del governo contro i piromani: “Non devono farla franca”
Anche un mozzicone di sigaretta acceso, lanciato inavvertitamente in una zona a rischio, può costare due anni di galera: arriva il pugno duro del governo contro i piromani, come annuncia il ministro Nello Musumeci. Anche per chi causa incendio senza dolo.
«Come avevo già anticipato nella informativa al parlamento – dice il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare – il governo intende aumentare le pene a carico degli autori di incendi boschivi. È quanto prevede la bozza di Dl all’esame del consiglio dei ministri, che modifica l’articolo 423-bis del codice penale. Aumentato da quattro a sei anni il minimo edittale per chi causa un incendio in boschi, selve o foreste ovvero su vivai forestali destinati al rimboschimento, propri o altrui».
Musumeci spiega come cambia la legge
«Se l’incendio è di natura colposa – prosegue il ministro Musumeci – la pena minima passa da uno a due anni di reclusione. Infine la bozza prevede che la pena “è aumentata da un terzo alla metà quando il fatto è commesso al fine di trarne profitto per sé o per altri o con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti all’esecuzione di incarichi o allo svolgimento di servizi nell’ambito della prevenzione e della lotta attiva contro gli incendi boschivi”. Ringrazio il collega Carlo Nordio per avere da subito condiviso l’esigenza di modificare la norma. Certo, non è la soluzione del grave problema: ma l’inasprimento della pena e la sua effettività serviranno a scoraggiare chi finora l’ha fatta franca! Anche perché – conclude Musumeci – com’è noto, la maggior parte degli incendi ha una natura dolosa o è legata alla mancata prevenzione, quindi da negligenza».
Incendi nel sud della Sardegna: il sospetto della mano dei piromani
Sul fronte degli incendi, da domenica mattina – anche favoriti dal forte maestrale – stanno bruciando le campagne del sud Sardegna. Gravissimi i danni nella zona di Feraxi: 4 aziende agricole sono state devastata dal fuoco che ha distrutto le riserve di foraggio accumulate. Le fiamme hanno minacciato anche alcune strutture ricettive ed è stato necessario evacuare gli ospiti. Anche Porto Corallo a Villaputzu e San Priamo, la caratteristica borgata di San Vito, sono state interessate dalle fiamme alimentate dal forte maestrale che ha imperversato sul sud-est della Sardegna
«Non ci sono certezze assolute ma stento a credere che gli incendi siano stati provocati da autocombustione – ha spiegato il sindaco di Muravera, Salvatore Piu immaginando l’azione dei piromani – Una cosa è sicura: i danni sono gravissimi per il nostro territorio, una ferita che non sarà facile sanare. Proclameremo lo stato di calamità ma non ci fermeremo qui: il Comune presenterà un esposto alla Procura della Repubblica contro ignoti. I responsabili di questa nefandezza devono essere puniti severamente».