Il peggio del peggio: voleva bimbe da abusare ed era pronto a pagare le famiglie per averle
Voleva bimbe da abusare. Una vicenda che inorridisce. Cercava minori in cambio di denaro da consegnare a ragazze madri o famiglie bisognose. È questo il piano che un 50enne avrebbe tentato di attuare, per almeno cinque anni, prima che per lui scattasse l’arresto da parte della procura di Milano per detenzione e cessione di materiale pedopornografico, quasi 400 file con foto e video di neonati o minori. «Ho talmente tanto materiale che ne ho quasi la nausea…ora voglio bimbe vere!» è una frase che l’uomo scambia con un amico e che viene riportata nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Roberto Crepaldi.
Bimbe da abusare, il vergognoso piano dell’uomo
Nell’indagine si ricostruiscono i tentativi che fin dal 2019 l’uomo avrebbe compiuto per adescare online giovanissime e convincerle «a soddisfare il proprio desiderio». Cercando di carpirne la fiducia, l’indagato avrebbe lusingato le vittime per ottenere immagini esplicite o incontri sessuali. «Le minori, in molte occasioni, dopo essere venute a conoscenza dell’età dell’indagato o dopo essersi rese conto dei reali “interessi” del loro interlocutore, smettono di rispondere ai messaggi», si spiega nel provvedimento in cui si sottolinea come il 50enne «si è spinto sino a cercare di conoscere o di interloquire con genitori o comunque adulti che possano dargli la possibilità di fissare incontri sessuali con minorenni, talvolta dicendosi disposto a corrispondere un compenso economico».
La proposta di compiere atti sessuali su una piccola di 6 anni
L’arrestato, in un’occasione, avrebbe proposto a una donna di compiere atti sessuali sulla figlia di 6 anni. Questo sempre nella folle e orrenda ricerca di bimbe da abusare. Nel settembre 2021, nel corso di un altro dialogo, avrebbe risposto così a un sedicente genitore che si sarebbe mostrato disposto a soddisfare il suo insano desiderio. «Ok, ho intuito che aveste bisogno…a me piacciono dai 14 ai 17 (anni), ma anche di 12».
I risultati dell’analisi informatica della polizia postale
L’analisi informatica svolta dalla polizia postale «testimonia l’incessante ricerca di minori (direttamente o per il tramite di genitori), anche sfruttando le loro debolezze economiche o psichiche (si parla espressamente di ricercare ragazze madri e dell’adescamento di una ragazza autistica) e promettendo in cambio del denaro» e questo almeno fino alla sua perquisizione avvenuta nel febbraio 2022. La ricerca di “bimbe vere” e la crescente attenzione morbosa nei confronti di una sua parente minorenne ha portato all’arresto in carcere dell’uomo.
le BESTIE MALVAGIE vanno abbattute ,oltre ogni ragionevole dubbio.,Con buona pace del cattolico Beccaria.