“Finisce qua”: è virale il video di addio al calcio di Buffon, numero 1 vincente e fuori dal coro
“Finisce qua. Mi hai dato tutto. Ti ho dato tutto. Abbiamo vinto insieme”: con queste parole e un video già diventato virale, Gigi Buffon ha annunciato il suo addio al calcio. Il portiere, 45 anni, ha comunicato la sua scelta (che era nell’aria da tempo) attraverso un filmato pubblicato sui suoi profili social.
Buffon ha esordito con il Parma nel 1995
Per lui pronto un posto da capo delegazione della Nazionale Buffon ha cominciato con il Parma, nel lontano novembre del 1995, e ha chiuso con il Parma nell’estate del 2023, dopo ventotto anni di carriera. Nella sua carriera ha difeso la porta della Juventus dal 2001 al 2021, salvo l’intermezzo al Paris Saint Germain nel 2018-2019, con la quale ha conquistato ben dieci scudetti(più un campionato di Serie B, 7 Supercoppe di Lega, 5 coppe Italia cui si deve aggiungere quella vinta con il Parma nel 1998-99. E poi, ovviamente, a brillare nella bacheca c’è il campionato del mondo del 2006, autentico gioiello che rappresenta l’apice della carriera di Superman. Per lui si prospetta un incarico come capo delegazione della Nazionale, lo stesso ruolo ricoperto da Gianluca Vialli. Nemmeno le ricche offerte dal Mondo Arabo (ingaggio da 30 milioni), che pure rappresentano una tentazione fortissima, hanno fatto cambiare idea all’ex numero uno bianconero.
Negli anni il numero uno della Nazionale ha dovuto fronteggiare numerose polemiche, tra queste una maglietta che riecheggiava la rivolta di Reggio Calabria (“Boia chi molla”) che gli costò 5 milioni di multa e un numero 88 di maglia con il Parma, oggi vietato.
Buffon e le manganellate prese dalla polizia per difendere un tifoso
«Da ragazzo», ha raccontato Buffon a Vanity Fair, «covavo una sensazione di onnipotenza e invincibilità. Mi sentivo indistruttibile, pensavo di poter eccedere, di fare quel che volevo… Mi tengo ben stretta la sana follia dei miei vent’anni… Ho fatto le mie cazzate, ne ho assaporato il gusto e in un certo senso sono contento di non essermene dimenticata neanche una».
Buffon lascia il calcio: il video è virale
Dalla sua militanza giovanile tra gli ultrà («Commando Ultrà Indian Tips, il nome del gruppo di tifosi che seguivano la Carrarese, ancora ce l’ho stampato sui miei guanti») e persino le manganellata prese dalla polizia. «È una storia che risale a vent’anni fa. Dopo una partita diedi un passaggio a un tifoso del Parma. Al casello c’era un posto di blocco della polizia. Appena vide le luci blu, lui si dileguò. A confronto con loro rimasi solo io. Oggi, ovviamente, non commetterei più quelle leggerezze, ma riconosco ancora quel ragazzo capace di slanci di solidarietà nei confronti di un amico. Anche di un amico che sbaglia».
Un errore di gioventù, uno grosso, ha saputo evitarlo: «Non drogarsi, non doparsi, non cercare altro fuori da te sono principi che i miei genitori mi hanno passato presto».
Foto Instagram e ANSA