De Laurentiis contro la sinistra: «Confido nella Meloni, la Melandri ha rovinato il calcio»
Aurelio De Laurentiis attacca la sinistra sul sistema calcio e invoca presto un confronto con il premier Giorgia Meloni per cambiare la legge Melandri e la vetusta normativa risalente al 1981 che introdusse il professionismo nel mondo del pallone. In una lunga intervista a Il Foglio, il presidente del Napoli fa una disamina dello stato dell’arte nel calcio italiano, sempre più insidiato dalle sirene arabe, affrontando anche la questione della clausola rescissoria di Luciano Spalletti.
De Laurentiis: ” Legge Melandri distruttiva, presto incontro con Meloni”
Nell’intervista, il patron partenopeo cita la famigerata legge Melandri, definendola, “una norma che andrebbe immediatamente cancellata, insieme alla obsoleta legge 81. Il settore andrebbe immediatamente liberalizzato ma leghe e federazioni non capiscono questo concetto e mancano di rispetto, solo in Italia, a 24 milioni di tifosi”. Poi, l’accenno all’incontro con il presidente Meloni che “mi auguro possa aprire un tavolo in grado di risolvere il problema in poche settimane”.
“Spalletti? Mi ha detto che voleva coltivare la terra..”
Sulla clausola rescissoria di Luciano Spalletti, nuovo commissario tecnico della Nazionale, Adl dice che “ne discuteranno gli avvocati. A fine stagione mi ha detto che voleva un anno sabbatico per coltivare la terra. Vedremo che succederà”. La clausola che obbliga il tecnico toscano a versare tre milioni di euro al Napoli in caso di contratto per la stagione 2023-2024( decrescendo di 250 mila euro mensili) sarà alla base di un possibile contenzioso tra la società e l’allenatore.
“Napoli? Mi affascina..”
Nell’intervista a Il Foglio, Adl parla della bellezza della città partenopea: “Napoli non mi addormenta né ferisce. Mi bacia. E io la adoro. L’immagine più bella è quando mi allontano sul mare, la vedo progressivamente più distante e ho l’impressione che mi abbracci”.
La figlia Valentina costretta a chiudere l’account social
Intanto, la figlia del patron, Valentina, ha dovuto chiudere un account social a seguito degli insulti ricevuti dopo il mancato arrivo del giocatore Gabri Veiga al Napoli, finito in Arabia. Una cosa triste che si unisce alle tensioni assurde scoppiate ad aprile, mentre la squadra vinceva lo scudetto, che costrinsero la Prefettura di Napoli ad assegnare la scorta a De Laurentis.