Bocchino: “Per la sinistra Giambruno è l’unico giornalista in Italia a non avere libertà di parola”

30 Ago 2023 15:14 - di Agnese Russo
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A garantire la libertà d’espressione dei giornalisti ci sono “la Costituzione, la legge istitutiva dell’Ordine e il codice deontologico della categoria”. Epperò, alla luce delle polemiche di questi giorni, pare proprio che per certa sinistra politica e d’opinione quelle carte che valgono per tutti siano stracce per qualcuno. Anzi, per uno: Andrea Giambruno. Ad accendere i riflettori su questo aspetto della vicenda surreale che ha investito il volto Mediaset e compagno di Giorgia Meloni è stato Italo Bocchino, nel corso della trasmissione L’Aria che tira.

Bocchino: “Per la sinistra Giambruno è l’unico giornalista in Italia a non avere libertà di parola”

“In Italia siamo 15mila giornalisti professionisti e in questi giorni certa stampa e certa politica stanno sostenendo la tesi che 14.999 sono liberi di esprimersi e uno no. Giambruno – ha sottolineato Bocchino – è l’unico giornalista italiano che non può essere totalmente libero come prevedono l’articolo 21 della Costituzione, la legge istitutiva dell’Ordine e il nostro codice deontologico”.

“Frasi che ogni padre o madre di famiglia dice alle proprie figlie”

Poi il direttore editoriale del Secolo d’Italia si è soffermato sul merito delle parole di Giambruno. “Ha detto quello che io dico alle mie figlie ventenni quando vanno in discoteca e tornano alle 5 del mattino: fate attenzione, non vi allontanate dagli amici, non vi ubriacate, perché se vi ubriacate poi di potete trovare in situazioni complesse dalle quali diventa più difficile uscire”. Insomma, il giornalista non ha fatto altro che dire “quello che un padre o una madre di famiglia dicono ai propri figli, non ha accusato nessuno”. “Ha detto una cosa di buon senso, però – ha concluso Bocchino – sembra quasi che si sia scatenata tra la stampa di sinistra, la televisione di sinistra e i politici di sinistra la guerra all’unico giornalista che non è libero di dire quello che pensa”.

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