Bignami smonta Bonaccini: “Rimediamo ai suoi errori, ci ha dato una lista incompleta delle aree colpite”

13 Ago 2023 12:30 - di Luisa Perri
Bignami Bonaccini

«Stefano Bonaccini deve allinearsi. Deve dimostrarsi più realista del re, ne va del suo futuro. Ma è il primo a non credere alle sue parole»: lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d’Italia e viceministro alle Infrastrutture, emiliano con un passato da consigliere regionale.

Bignami su Bonaccini: “Il Pd lo ha sabotato come commissarrio”

Giorgia Meloni nella sua lettera «invita a tornare al clima di condivisione della volontà di risolvere i problemi, che c’era all’inizio. E ora non c’è più. Per ragioni che non sono di merito” aggiunge. «A sabotare la nomina di commissario per Bonaccini è stata una parte del Pd – aggiunge Bignami – Averlo come commissario significava piegarsi a concedergli di correre per il terzo mandato da presidente – aggiunge -. E Schlein questo non lo vuole. Così come la stessa segretaria del Pd, attraverso i sindaci suoi sostenitori che francamente se non dichiarassero ogni giorno nessuno conoscerebbe, ha identico interesse a sabotare il dialogo col governo. Bonaccini si è dovuto adeguare».

“Stanziati dal governo 4,5 miliardi e mezzo a tempo di record”

Il governo «ha stanziato 4 miliardi e mezzo a tempo di record. E nella sua lettera il premier scrive che ci saranno altri stanziamenti quando la Regione trasmetterà le stime. Fondi che, al contrario di quel che dice Bonaccini, sono tutti nazionali. Il commissario ha garantito che c’è capienza per tutti gli interventi previsti finora e che a settembre saranno erogati. I ritardi, casomai, sono della Regione che è indietro con i suoi adempimenti di individuazione delle aree colpite». Il presidente del Consiglio Meloni «dice che non bisogna avere fretta e frenesia: significa riconoscere l’urgenza ma tenendo presente che per fare le cose bene occorre il tempo necessario. Ad esempio la Regione ha avuto fretta di chiudere l’elenco delle zone colpite dall’alluvione e il risultato è che molte aree sono rimaste escluse e il governo ora deve rimediare. Ma noi non facciamo polemica sulla pelle dei cittadini. Non vogliamo strumentalizzare l’alluvione a fini di contesa politica. Noi no. Noi vogliamo il dialogo».

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