A duemila metri sulle Dolomiti coi sandali: 4 ragazzi (e un cane) salvati dal soccorso alpino

17 Ago 2023 9:26 - di Luisa Perri
sandali Dolomiti

Bloccati sulle Dolomiti da una piccola frana a 2 mila metri, non lontano dalla vetta della montagna, perché coi sandali di gomma non riuscivano a varcare i detriti. È accaduto nel tardo pomeriggio di Ferragosto a quattro giovani di Padova – due ragazzi e due ragazze, nati tra 1990 e 1994, con un cane di taglia media al seguito – a Forni di Sotto Udine nelle Dolomiti friulane.

Coi sandali di gomma sulle Dolomiti: non pagheranno per la bravata

I Soccorso Alpino ha tratto in salvo i ragazzi con l’intervento dell’elicottero sanitario del Friuli Venezia Giulia, con il tecnico del Soccorso alpino a bordo, che li ha raggiunti e recuperati con il verricello. L’allarme è stato lanciato quando si sono accorti che non sarebbero riusciti a scendere a valle prima che arrivasse buio. Il soccorso alpino friulano – regione dove non si pagano i soccorsi, nemmeno quelli per comportamenti inappropriati – ha lanciato un appello a recarsi in montagna seguendo regole di comportamento e un dress code sicuro: ad accompagnare l’invito, l’emblematica immagine dei piedi nudi dei giovani dispersi e dei sandali da spiaggia indossati dagli escursionisti. Fotografia che ha scatenato la polemica sui social, con piu’ voci che ora invocano l’addebito dei costi del soccorso.

Nel bollettino del soccorso alpino del Friuli la cronaca dettagliata dell’intervento a Forni di Sotto

«Tra le 18.30 e le 20.30 circa del 15 agosto, la stazione di Forni di Sopra del Soccorso Alpino è intervenuta assieme al secondo elicottero dell’elisoccorso regionale per recuperare quattro giovani di Padova bloccati su una frana lungo il sentiero 373 sui fianchi del monte Rua, dove già in passato è capitato di dover soccorrere altri escursionisti. Il gruppetto, due maschi e due femmine nati tra 1990 e 1994 con un cane di taglia media, era partito al mattino verso le dieci dal Rifugio Pussa in Val Settimana con l’intenzione di percorrere l’anello che tocca il Monte Rua, Casera Pramaggiore e poi rientra al Rifugio Pussa.
Arrivati sul tratto franato a quota 2000 metri hanno provato a traversare più volte senza riuscirci anche perché indossavano dei sandali di gomma che non facevano presa sufficiente sulla frana indurita, finché han deciso, opportunamente, di chiamare i soccorsi. Essendo partiti tardi non sarebbero riusciti neppure a tornare indietro in tempo prima del buio, trovandosi appena a metà del cammino.
L’elisoccorso ha sbarcato il personale sanitario e imbarcato un tecnico cinofilo del Soccorso Alpino, considerata la presenza del.cane, e con diverse verricellate ha imbragato e recuperato i quattro e l’animale per lasciarli a Forni di Sopra, da dove sono rientrati autonomamente a casa».

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