“Vietato fotografare le ginnaste a gambe divaricate”: dalla Svizzera l’ultima follia politicamente corretta

13 Lug 2023 11:14 - di Carlo Marini
ginnaste Svizzera

Al delirio politicamente corretto non c’è mai fine: l’ultima demenziale decisione arriva dalla Federginnastica svizzera, che ha fissato norme molto restrittive per i fotografi che ritraggono le ginnaste in gara. D’ora in poi dovranno stare molto attenti a scattare foto che non rischino di “oggettivare” il corpo delle atlete o “implicare anche velati riferimenti sessuali”.

“Le atlete non vanno sessualizzate”. Ma la misura è ridicola

Qualche esempio? Non potranno più scattare foto frontali delle campionesse a gambe divaricate, ma dovranno scegliere nuove angolazioni. Se i fotografi non si adegueranno, la Federginnastica svizzera ricorrerà alle maniere forti. Ritiro dell’accredito e allontanamento dagli impianti sportivi senza se e senza ma. Insomma, il fotografo che ritrae una ginnasta in pose che possono avere allusioni sessuali, verrà sottoposto a una specia di Daspo. L’intento, come tutte i provvedimenti idioti, nasce da motivazioni nobili. Si tratta di un’accortezza pensata per proteggere le ragazze dalla diffusione di immagini “sensibili” che rischiano di essere estrapolate dal contesto sportivo e professionale e sessualizzate. Ma non è certo questo il modo.

Lo spiega perfettamente un addetto ai lavori italiano: Filippo Tomasi, fotoreporter che da anni documenta le imprese sportive delle campionesse della ginnastica.

«Il fotografo che lavora per la Federazione Svizzera – scrive Tomasi sul sito ginnasticartisticaitaliana – sarà soggetto a questo regolamento. E tutti gli altri? Finchè si parla di gare nazionali il discorso è semplice, ma in quelle internazionali? Il regolamento come farà ad essere valido per fotografi internazionali che lavorano per le agenzie o per testate giornalistiche? Quindi è una norma a carattere nazionale? Ok, e che impatto potrà avere allora? Oppure è solo il primo passo di un proliferare di nuovi regolamenti nazionali e internazionali?».

La misura svizzera per tutelare le ginnaste che mette in ridicolo la Federazione

E ancora, chiede Tomasi nel suo intervento: «Come farà la Federazione Svizzera a trovare tutte le foto online delle ginnaste scattate dai fotografi durante una gara nazionale? Utilizzeranno un programma apposito? Un ufficio creato ad hoc? L’intelligenza artificiale? Considerando anche i budget che investono le Federazioni nella comunicazione, ho qualche dubbio». Ma soprattutto:  «Quali foto saranno considerate da bannare? In tutte le discipline della ginnastica ci sono innumerevoli situazioni che potrebbero essere “vietate” da un regolamento del genere. Sono tante davvero! Quindi tutte quelle foto saranno “bannate”? Pensateci bene a quanti salti e quanti elementi, coreografici e non, potrebbero essere inclusi in questo ban». Una enormità. Con il rischio, che una disciplina che di per sè non ha i numeri degli sport più popolari come calcio, tennis e pallavolo, finisca ulteriormente ghettizzata. Complimenti ai fenomeni svizzeri.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *