Santanchè punge quelli di sinistra: voi volevate un tavolo al Twiga… E per Il Foglio ce l’aveva con Boccia
La frase di Daniela Santanchè, ieri nell’aula del Senato, l’hanno notata e ripresa tutti. Soprattutto nei talk show serali che hanno commentato l’evento politico del giorno: l’informativa-autodifesa del ministro del Turismo sul caso Visibilia e l’inchiesta di Report. Ed ecco che Santanchè, nel bel mezzo del suo appassionato intervento, accusa quelli di sinistra di avere in pubblico un atteggiamento lapidatorio nei suoi confronti e di averne un altro in privato.
“Mi fa sorridere – ha detto – che le critiche più feroci vengono da molti che in privato hanno tutto un altro atteggiamento nei miei confronti. A volte fa anche piacere prenotare nei locali di intrattenimento che io ho fondato. Ma io sono felice di farlo. E mi fermo qui per carità di patria…”.
E ha ricordato quelli che le telefonavano per prenotare un tavolo “nei locali che io ho fondato”. Un chiaro riferimento al Twiga Beach Club, a Forte dei Marmi, che Daniela Santanchè ha gestito fino al 2022 insieme a Flavio Briatore. Location esclusiva da circa settecento euro a serata. Con chi ce l’aveva? Una risposta la dà oggi Il Foglio. Quando Santanchè fa quella battuta – scrive Salvatore Merlo – tutti si sono girati a guardare l’abbronzatissimo Francesco Boccia, capogruppo al Senato del Pd, marito di Nunzia De Girolamo. Chissà perché, si chiede Il Foglio. Già, chissà perché. Sul punto è stato interpellato anche Flavio Briatore che ha risposto che Santanchè “li faceva entrare”, mentre fosse stato per lui li avrebbe tenuti fuori. Sottinteso: quelli di sinistra.