Pupo vola in Bielorussia a un festival musicale: scoppia la polemica. Lui replica: lavoro, non faccio politica
«Su di noi nemmeno una nuvola», cantava Pupo nel 1980, conquistando con quel brano il terzo gradino del podio del 30° festival di Sanremo. Oggi, invece, su di lui di nubi se ne addensano, almeno sotto il cielo di Minsk. Una bufera che, in barba alle temperature incandescenti, torna a far scagliare fulmini e saette polemiche piovuti in quantità a maggio, quando il cantante si ritrovò a giustificare l’invito in veste di giurato al Festival Road to Yalta di Mosca, finendo poi per annunciare la rinuncia a ruolo e partecipazione. Stavolta però, Enzo Ghinazzi, come noto autore di successi molto amati nell’est Europa – e in particolare in Bielorussia – non getta la spugna. E sembra ormai certa la sua presenza a una celebre kermesse musicale. La cosa, come prevedibile dato il recente pregresso, scatena ironia e rivolta del web.
Pupo in Bielorussia per un festival musicale: scoppia la polemica social
Dunque, Pupo ci sarà al Festival bielorusso Slavjanskij Bazaar di Vitebsk: un evento patrocinato dal presidente Lukashenko, ferreo alleato e amico stretto di Putin. Stavolta niente rinunce e precisazioni. Solo un argomento a supporto della decisione di partecipare: «Sono qui gratis e solo per fare il mio lavoro: sono qui perché sono un uomo libero». Poi, soffermandosi sull’evento e sulle ragioni del sì senza riserve, l’artista aretino in un’intervista al Quotidiano Nazionale spiega: «È un festival alla stregua di Sanremo. Ha 35 anni di vita, ed è la terza volta che partecipo come ospite internazionale. È una gara tra giovani cantanti di mezzo mondo».
Una decisione libera e esclusivamente professionale: «Lo farei anche per Sanremo se mi invitassero»
Così come, per fugare ogni dubbio, a chi gli domanda se abbia mai incontrato il leader bielorusso al potere, risponde netto: «Non lo conosco. E non l’ho minimamente incontrato. Sono qui solo perché invitato dal presidente del festival, un raffinato conoscitore di musica». Una decisione esclusivamente professionale, insomma, rilancia Pupo in risposta alle polemiche social. E tirando dritto aggiunge, concludendo: «Lo farei anche per Sanremo, ove mi invitassero. Non sta a me prendere una parte politica. Devo la mia popolarità agli ucraini, ai russi, ai bielorussi… si può essere neutri?»…