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No Tav scatenati alla “festa dell’Alta Felicità”: cappucci, petardi e bombe. E la sinistra non condanna

No Tav scatenati alla “festa dell’Alta Felicità”: cappucci, petardi e bombe. E la sinistra non condanna

Cronaca - di Monica Pucci - 30 Luglio 2023 - AGGIORNATO 31 Luglio 2023 alle 11:12

Scatenati, spranghe alla mano, come ai vecchi tempi. Un gruppo di No Tav incappucciati, appartenenti all’ala più oltranzista del movimento, ha attaccato oggi prima il cantiere di San Didero e poi quello di Chiomonte, in Val di Susa. Gli antagonisti, circa una cinquantina, hanno lanciato molotov, petardi, bombe carta e sassi contro le forze dell’ordine che hanno risposto con i lacrimogeni. In località Baraccone con un argano hanno agganciato il cancello principale e stanno cercando di tirarlo giù.

No Tav scatenati in Val di Susa

Il corteo dei No Tav, appuntamento del Festival Alta Felicità, era partito da Venaus fino a Susa, poi si è mosso verso il cantiere di San Didero, dove è cominciato l’attacco. Gli attivisti hanno strappato diversi metri di filo spinato dalle recinzioni, con cesoie e una scala.  Il 24 luglio la Digos della Questura di Torino aveva perquisito l’area del presidio No Tav dei Mulini e aveva sequestrato materiale che, secondo gli investigatori, era stato utilizzato durante gli assalti. Oltre agli scudi in plexiglass a petardi, bombe carta e abiti scuri per il travisamento, erano state sequestrate corde, rampini e tronchesine.

Foti (FdI): “Ritorna la violenza politica”

“Ancora una volta sono tornati in azione i No Tav, con modalità che ricordano gli anni della violenza politica più rude. Nel mirino sono finite le forze dell’ordine alle quali esprimo a nome mio e dei deputati di Fratelli d’Italia la più completa solidarietà. – dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti. – I soliti delinquenti incalliti e mascherati hanno agito in più punti con le uniche modalità che conoscono, quelle illecite mediante cui vogliono piegare un futuro di sviluppo e di infrastrutture indispensabili per l’Italia. Attendiamo un segnale di condanna chiaro e inequivocabile da parte degli esponenti delle varie opposizioni come Conte, Schlein, Fratoianni e Bonelli: dicano chiaramente che quelli all’opera in Val di Susa non sono manifestanti che sbagliano, ma delinquenti che vanno puniti”.

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di Monica Pucci - 30 Luglio 2023