No Tav scatenati alla “festa dell’Alta Felicità”: cappucci, petardi e bombe. E la sinistra non condanna

30 Lug 2023 18:29 - di Monica Pucci

Scatenati, spranghe alla mano, come ai vecchi tempi. Un gruppo di No Tav incappucciati, appartenenti all’ala più oltranzista del movimento, ha attaccato oggi prima il cantiere di San Didero e poi quello di Chiomonte, in Val di Susa. Gli antagonisti, circa una cinquantina, hanno lanciato molotov, petardi, bombe carta e sassi contro le forze dell’ordine che hanno risposto con i lacrimogeni. In località Baraccone con un argano hanno agganciato il cancello principale e stanno cercando di tirarlo giù.

No Tav scatenati in Val di Susa

Il corteo dei No Tav, appuntamento del Festival Alta Felicità, era partito da Venaus fino a Susa, poi si è mosso verso il cantiere di San Didero, dove è cominciato l’attacco. Gli attivisti hanno strappato diversi metri di filo spinato dalle recinzioni, con cesoie e una scala.  Il 24 luglio la Digos della Questura di Torino aveva perquisito l’area del presidio No Tav dei Mulini e aveva sequestrato materiale che, secondo gli investigatori, era stato utilizzato durante gli assalti. Oltre agli scudi in plexiglass a petardi, bombe carta e abiti scuri per il travisamento, erano state sequestrate corde, rampini e tronchesine.

Foti (FdI): “Ritorna la violenza politica”

“Ancora una volta sono tornati in azione i No Tav, con modalità che ricordano gli anni della violenza politica più rude. Nel mirino sono finite le forze dell’ordine alle quali esprimo a nome mio e dei deputati di Fratelli d’Italia la più completa solidarietà. – dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti. – I soliti delinquenti incalliti e mascherati hanno agito in più punti con le uniche modalità che conoscono, quelle illecite mediante cui vogliono piegare un futuro di sviluppo e di infrastrutture indispensabili per l’Italia. Attendiamo un segnale di condanna chiaro e inequivocabile da parte degli esponenti delle varie opposizioni come Conte, Schlein, Fratoianni e Bonelli: dicano chiaramente che quelli all’opera in Val di Susa non sono manifestanti che sbagliano, ma delinquenti che vanno puniti”.

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