La Dosio, pasionaria No Tav sconfitta in casa in Val di Susa: il centrodestra vince nel cuore dell’antagonismo
La pasionaria dei No Tav, Nicoletta Dosio, sconfitta in casa a Bussoleno, in Val di Susa: due volte. Prima dalla competitor di centrodestra Antonella Zoggia, consigliera comunale di minoranza uscente con la sua lista civica Obiettivo Bussoleno, incoronata neo sindaco con un nettissimo 51,22% dei voti validi che ha sbaragliato la concorrenza. Poi, in seconda battuta, nel derby elettorale con la sua avversaria interna più accreditata, Anna Allasio, sindaca per due mandati. Ma che, a sua volta, nella corsa alle urne si è fermata al 36%. Un risultato che la cronaca delle amministrative segnala con l’evidenziatore: la combattiva rivoluzionaria della crociata No Tav si è dovuta arrendere al 13,05% della sua Unione Popolare. Costretta ad accontentarsi dell’ultimo gradino del podio, il terzo, di una gara a tre in cui è arrivata terza (e ultima)…
La pasionaria No Tav Nicoletta Dosio sconfitta in casa: una debacle su tutta la linea
Un risultato che, per quanto deludente rispetto a ambizioni e ottimistiche previsioni della Dosio, le consentirà comunque di sedere tra i banchi dell’opposizione in consiglio comunale in veste di unica esponente (e voce in solitaria) del movimento contro l’Alta velocità… E, soprattutto, un esito elettorale che, oggi più che mai, dimostra come tutta la mobilitazione di fuoco messa in campo per contrastare la Torino-Lione sia in realtà più la battaglia di un gruppo di oppositori indefessi che l’emanazione di una volontà popolare estesa a un’intera area geografica. E gli elettori chiamati alle urne domenica e lunedì scorsi lo hanno acclarato a suon di voti. Bocciando sonoramente esponente e proposte politiche che aderiscono a quel credo.
Dosio sconfitta, la crociata No Tav non è andata oltre il 13%, battuta anche dalla competitor “interna”
In quest’ottica, del resto, l’ultima posizione in ordine di preferenze raggiunta dalla Dosio sancisce a chiare lettere, e con l’attendibilità della matematica percentuale, un significato emblematico simbolicamente indubitabile. Specie in considerazione del fatto che la sconfitta in casa penalizza il doppio (e non solo sul tappeto verde). Insieme con San Didero, infatti, Bussoleno – che conta circa 5.700 abitanti – è il paese simbolo della lotta degli antagonisti ai cantieri dell’Alta Velocità. Eppure, sulk terreno dell’agone elettorale, la lista di Dosio non è andata oltre il 13%. Superata dall’altra candidata civica, Anna Allasio (35%) e sbaragliata dai consensi ottenuti dalla Zoggia, che a capo della lista Obiettivo Bussoleno è stata eletta col 51% e ha vinto in tutti i seggi del paese.
Il significato della sconfitta della Dosio in casa No Tav
Una vittoria con cui la Zoggia si è imposta sulla pasionaria No Tav che nel 2021 era stata condannata a otto mesi di reclusione per essere evasa dai domiciliari per partecipare a una delle tante manifestazioni contro la Torino-Lione. Una pervicace ostinazione, la sua, rivendicata fino all’ultimo, tanto da presentare la propria candidatura con la lista Unione popolare per Bussoleno-No Tav per raccogliere l’eredità di Bruna Consolini che, come ricorda Italia Oggi, «nel novembre del 2022 si era dimessa dalla carica di sindaco dopo i contrasti con la sua maggioranza per le compensazioni legate all’alta velocità». Un attivismo e progetti tradotti in proposte civiche e politiche che gli elettori nel segreto delle urne hanno disconosciuto e disatteso.
L’affermazione schiacciante di Antonella Zoggia nel cuore dell’antagonismo
E il commento al risultato elettorale pieno dell’esponente del centrodestra – che riecheggia dalle colonne di Italia Oggi – lo conferma ulteriormente. «È un’emozione che sto preparando da anni», ha spiegato a caldo Zoggia. «Questa volta ce l’ho fatta, quindi sono estremamente orgogliosa. Perché non è facile e scontato vincere a Bussoleno. Sono 20 anni che lavoro per il territorio, in ruoli diversi, da presidente dei commercianti ad assessore al Commercio e alla Cultura. Poi svolgendo il ruolo di consigliere di minoranza… Credo di poter dire, in modo intelligente. Sto lavorando da tanto tempo per Bussoleno e questa sarà la continuazione del mio lavoro, forse decisamente più importante».
I cittadini al voto hanno sconfessato a suon di consensi alla Zoggia il credo No Tav
Dunque, sulla Tav (o meglio, sui No Tav), la Zoggia parla chiaro: «Non solo non sanno amministrare, ma neppure trovare le soluzioni per governare», disse già all’epoca delle dimissioni di Consolini. Ribadendo e rilanciando: «Portare Bussoleno al commissariamento credo sia il punto più basso che il Comune abbia mai toccato. Penso che i cittadini, alle prossime elezioni, avranno un quadro preciso della politica locale». Ora, a urne chiuse e vittoria schiacciante dell’esponente di centrodestra, sembra proprio che avesse ragione. Una ragione che gli elettori hanno accreditato a suon di voti.