Niger, Palazzo Chigi auspica il negoziato. “Un intervento dell’Occidente sarebbe un errore”

31 Lug 2023 20:52 - di Lucio Meo

“L’Italia auspica una soluzione negoziale della crisi e la costituzione di un governo riconosciuto dalla comunità internazionale. Il presidente del Consiglio, che viene costantemente informato sull’evoluzione della crisi, ha posto la massima attenzione sugli italiani presenti in Niger”. Così Palazzo Chigi in una nota, dopo la riunione, tenutasi nel pomeriggio nella sede del governo, sull’aggiornamento e analisi della situazione in Niger. All’incontro, presieduto dalla presidente Giorgia Meloni, hanno partecipato il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e i vertici dell’Intelligence.

Niger, il governo esclude un intervento dell’Occidente

“Un intervento militare dell’Occidente sarebbe un errore clamoroso, non possiamo dare l’idea di essere neo-colonizzatori”, ha dichiarato in serata al Tg5 il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando la situazione in Niger dopo il golpe della scorsa settimana.  C’è una presenza della Wagner che ci preoccupa” in Niger e bisogna “fare in modo che non ci sia un peggioramento della situazione a vantaggio di trafficanti di esseri umani e terroristi”, ha aggiunto Tajani. Commentando il golpe della scorsa settimana, il titolare della Farnesina ha spiegato che “la Russia non credo sia direttamente implicata”, mentre i nigerini che sventolano bandiere russe lo fanno “per fare sfregio alla Francia”. “Poi c’è la Wagner che coglie l’opportunità del momento per inserirsi e per fare un po’ di politica filo-Putin”, ha evidenziato.

Sulla stessa lunghezza d’onda di Tajani anche il ministro della Difesa Guido Crosetto. “Un intervento fatto da europei bianchi per andare a incidere in una cosa interna rischierebbe di avere effetti deflagranti. Si cammina sulle uova e per ogni atto bisogna valutare tre volte gli effetti – continua – Va bene mantenere i contingenti europei per evitare che non deflagri e diventi una guerra sanguinosa, ma è il momento di ragionare”. Secondo Crosetto la situazione è “recuperabile senza interventi troppo duri, anche perché è un colpo di Stato anomalo”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *