Meloni a Varsavia lancia la “grande famiglia dei Conservatori” alla conquista dell’Europa (video)
Ha parlato da leader, Giorgia Meloni, ma anche da militante, agli Study Days di Varsavia organizzati dal gruppo parlamentare europeo dell’Ecr, con al fianco il premier polacco Mateusz Morawiecki con il quale aveva avuto in precedenza un proficuo bilaterale. Il premier italiano ha citato Papa Wojtyla, e non per caso, la sua idea di libertà, ma ha parlato anche da leader che guarda oltre la scena politica nostrana, allargando il raggio d’azione all’Europa, alla maggioranza da conquistare alle prossime elezioni continentali grazie a quella “famiglia dei conservatori” nella quale lei stessa ha investito molte delle sue fiches politiche. “L’Italia è rispettata a livello internazionale, difende interessi nazionali. Con il successo di Fratelli d’Italia alle elezioni politiche del 2022, il partito dei Conservatori e Riformisti Europei può contare oggi su tre primi ministri nel Consiglio Europeo, un messaggio di forza e speranza per gli altri partiti della famiglia conservatrice”, ha detto la Meloni, presidente del Consiglio e dell’Ecr Party. Al Sofitel Victoria di Varsavia è andato così in scena un dibattito lungo e articolato, nel corso del quale la Meloni, con al suo fianco Nicola Procaccini, copresidente del gruppo ECR al Parlamento europeo, ha toccato temi di attualità e di prospettiva per il mondo dei Conservatori che avanza in tutti i paesi europei.
Meloni e il messaggio alla famiglia europea dei Conservatori
“Sono consapevole – ha detto la Meloni – di come la vittoria di Fratelli d’Italia in Italia abbia rappresentato un messaggio di forza e di speranza per la famiglia dei Conservatori. Di forza, perché oggi siamo tre primi ministri conservatori nel Consiglio Europeo, che tendono a portare avanti comunemente la nostra visione del mondo. E di speranza, perché chiaramente quando governi una nazione puoi dimostrare con i fatti quanto sia falsa la narrazione che un certo mainstream ha fatto sui Conservatori“.
“Noi uscivamo in Italia – ha continuato la premier – da una campagna elettorale nella quale si raccontava che, se Fratelli d’Italia avesse guidato il governo, sarebbe accaduto di tutto nella nostra economia, che l’Italia sarebbe stata isolata a livello internazionale, che i mercati sarebbero stati terrorizzati, che il nostro sistema sociale non avrebbe retto, che avremmo avuto enormi problemi. Oggi sono passati 8 mesi e noi abbiamo un’italia obiettivamente rispettata a livello internazionale, nonostante la capacità che ha di difendere i suoi interessi nazionali, e abbiamo dati che economicamente raccontano di un’Italia che cresce più della Francia e della Germania”.
L’obiettivo immediato sono le Elezioni europee
Il mirino è già fissato sul prossimo anno, le elezioni europee, a cui Giorgia Meloni ha dichiarato di guardare come una priorità. “L’unico obiettivo deve essere quello di rafforzare la nostra famiglia, l’Ecr dovrà essere determinante nel Parlamento che uscirà dal voto del 6-9 giugno 2024. Guardando le prossime elezioni europee – ha affermato Meloni – io leggo molti commentatori, molti analisti che fanno le alchimie, si mettono lì a fare con il bilancino i conti. L’unico obiettivo al quale noi dobbiamo guardare è rafforzare la nostra famiglia. Noi oggi possiamo contagiare molte altre persone con la forza di quello che stiamo dimostrando, con la forza della serietà delle nostre idee”. “Dobbiamo essere aperti – ha proseguito – dobbiamo collaborare, avvicinare tutti i partiti che sono compatibili con la nostra visione, con la nostra idea d’Europa. Ma dobbiamo lavorare soprattutto per rafforzare la nostra famiglia. Comunque vada, i Conservatori dovranno essere determinanti, con le prossime elezioni europee. E vi garantisco che, anche personalmente, sono concentrata su questo obiettivo, perché le sfide che l’Europa ha di fronte sono sfide che non possono attendere, che hanno bisogno dell’approccio pragmatico dei conservatori, a 360 gradi”, ha aggiunto il premier italiano.
La sinistra delle utopie, la destra del realismo
Parla anche della sinistra, italiana ed europea, Giorgia Meloni, la definisce il “campo dell’Utopia”, contrapposta ai Conservatori ancorati al “reale”, al mondo “com’è”, non come “dovrebbe essere”. “Fratelli d’Italia – afferma Meloni – è un partito che, da quando è nato, è stato dato per spacciato. Nessuno credeva mai non solo che noi potessimo arrivare a guidare il governo, ma che noi potessimo mai essere indispensabili per formare un governo”. “Noi abbiamo disatteso tutti i pronostici – continua – e lo abbiamo fatto senza avere particolari risorse da spendere. Lo abbiamo fatto senza avere molti amici, lo abbiamo fatto semplicemente con la forza delle nostre idee, con la forza della coerenza, con la forza del realismo, perché il punto è che mentre il campo della sinistra è il campo dell’Utopia, il campo del reale è il campo dei Conservatori”.
“E questa – prosegue Meloni – è la ragione per la quale i Conservatori riescono meglio a comprendere i problemi dei cittadini e ad affrontare quei problemi, perché non vivono il mondo come vorrebbero che fosse, vivono il mondo com’è. Oggi noi abbiamo una responsabilità e un’occasione: andiamo verso le elezioni europee, abbiamo un anno davanti. Sarà un anno entusiasmante, sarà anche un anno duro. Ci sono alcuni appuntamenti che per noi sono fondamentali”, tra cui le elezioni politiche in Spagna e in Polonia, conclude.
Il video dell’intervento di Giorgia Meloni agli Study Days di Varsavia
Ambiente e sostenibilità sono priorità anche per la destra
“In tema di sostenibilità ambientale e di transizione energetica, noi siamo dei Conservatori e quindi per noi la difesa dell’ambiente è la prima delle questioni”. “Ma la sostenibilità ambientale – ha anche detto la Meloni – deve andare di pari passo con la sostenibilità sociale ed economica, col rafforzamento della nostra capacità industriale. Anche su questa visione ci siamo trovati d’accordo”.
“Chi più dei Conservatori è attento a difendere la terra dei padri? Quel legame tra i morti, i vivi e i non ancora nati come direbbe Roger Vernon Scruton (filosofo e scrittore britannico scomparso nel 2020, ndr). Noi siamo certo attenti alla natura e all’ambiente. Il punto è che la natura la vogliamo difendere con l’uomo dentro: non consideriamo l’uomo come un parassita del Creato”. “Consideriamo anzi che l’opera dell’uomo debba e possa essere fondamentale per mettere in sicurezza il territorio. Anche qui, abbiamo avuto prima di altri il coraggio di dire alcune cose”, per esempio che “che non aveva molto senso, mentre tentavamo di liberarci dalla dipendenza dalla Russia, legarci mani e piedi ad una dipendenza verso la Cina. Perché errare è umano, ma perseverare è diabolico. Oggi – ha concluso sul tema il premieri – anche altri cominciano ad aprire gli occhi”.
La citazione finale di Giovanni Paolo II
Giorgia Meloni ha scelto di citare papa Giovanni Paolo II, chiudendo il suo intervento agli Study Days dei Conservatori a Varsavia, in Polonia, dove Karol Wojtyla è considerato un padre della patria, per il contributo fattivo che diede alla caduta del comunismo nell’Est Europa e in particolare nel suo Paese natale. “Quando il nuovo governo italiano si è presentato in Parlamento per chiedere la fiducia al Parlamento – dice Meloni – era il 22 di ottobre 2022 e ricorreva la memoria liturgica di Giovanni Paolo II, del Papa polacco. Santo, statista, personalità straordinaria, che io ho avuto l’onore di conoscere personalmente, alla quale sono legatissima”.
“Ho citato in quell’occasione una frase di Giovanni Paolo II che regalo anche a voi – continua – Giovanni Paolo secondo dice che ‘la libertà non consiste nel fare ciò che ci piace, ma nell’avere il diritto di fare ciò che dobbiamo’. E noi”, aggiunge riferendosi a sé stessa e al premier polacco Mateusz Morawiecki, “siamo due persone libere. Noi siamo sempre stati persone libere ed è esattamente questa la ragione per la quale noi faremo quello che va fatto, e cioè restituire un’anima e un’identità a questo nostro continent