Marò, presentato il libro di Massimiliano Latorre. FdI: “Non sono stati tributati i giusti onori”
E’ stato presentato a Roma, su iniziativa del Gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, il libro “Il sequestro dei marò – conversazione con Mario Capanna” di Massimiliano Latorre. Nel libro Mario Capanna conversa con uno dei due marò accusati di aver ucciso due pescatori indiani durante una missione sulla petroliera Enrica Lexie nel 2012. Era il 15 febbraio, al largo delle coste del Kerala, quando Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, fucilieri di Marina italiani in missione per proteggere la nave in acque a rischio di pirateria, spararono in direzione di un’imbarcazione indiana in atteggiamento di attacco. L’inizio di un calvario che sarebbe durato dieci anni. “Troppe falsità sul mio conto, dette per gettare discredito sulla mia persona. Non ho mai chiesto un maxi risarcimento allo Stato.” ha detto Latorre che ha aggiunto un aneddoto “Una volta incontrai il presidente Berlusconi, e mi disse due cose. La prima è “ricordati che quando sei nel giusto e sei consapevole di non fare del male a nessuno e di portare rispetto ai tuoi avversari, devi andare avanti per la tua strada. Ancora oggi la ricordo quella frase. La seconda cosa mi disse di non dirla a nessuno, e io rispetto quella promessa”.
“istituire una commissione di inchiesta”
“A Latorre e Girone non sono stati tributati gli onori che probabilmente avrebbero meritato, per una serie di ragioni, opportunità diplomatiche, politiche, ideologiche: questi militari che fanno il loro dovere nel mondo non sono molto alla moda, vediamo sui social modelli di tutt’altro tipo. Ma la vicenda dei marò ci ha riportato alla conoscenza di quello che fanno i nostri militari all’estero”. Cosi il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan, durante l’incontro. Per Mario Capanna “Fratelli d’Italia dovrebbe promuovere l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sulla gestione della vicenda dei Marò”. Raoul Russo, senatore di FdI ha paragonato la vicenda dei marò “a ciò che dice Merlino in Excalibur e cioè che la maledizione degli uomini è quella di dimenticare”. Per Russo “è giusto non perdere memoria di quanto accaduto, affinché in futuro servitori dello Stato non debbano trovarsi in situazioni similari e affinché a chi ha seguito fino all’ultimo gli ordini della cabina di comando, non ultimo tornare in India in una situazione complicatissima, venga riconosciuto almeno il merito di aver compiuto il proprio dovere”.