Lukashenko: il capo della Wagner, Prigozhin, è a San Pietroburgo non in Bielorussia
Sembrano scomparsi nel nulla i 25.000 mercenari del gruppo Wagner che marciavano verso la periferia di Mosca in quello che aveva tutta l’aria di un golpe e sembra scomparso nel nulla pure il loro capo Yevgeny Prigozhin che nessuno sa dove sia.
Dopo la decisione di fermare la marcia e abbassare le armi c’è stato qualcosa di molto simile ad un blackout informativo.
Era girata la voce che l’accordo fra Prigozhin e i tre emissari di Putin con la mediazione del presidente bielorusso Lukashenko, la Wagner e Prigozhin sarebbero andati in Bielorussia ma nessuno li ha effettivamente visti.
Oggi, in un incontro con giornalisti di media stranieri e bielorussi, secondo quanto riferito dall’agenzia Belta, il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko avrebbe detto che il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, non si trova in Bielorussia, ma “è a San Pietroburgo”.
Per quanto riguarda i combattenti della Wagner, ha aggiunto Lukashenko, “stando a quello che mi è stato comunicato questa mattina, sono nei loro campi”.
Interpellato al riguardo, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti, ha risposto: “non abbiamo né l’opportunità, né il desiderio” di seguire i movimenti di Evgheny Prigozhin.
Peskov ha anche negato che sia in programma un colloquio fra Vladimir Putin e Lukashenko in merito alla Wagner.
Questo perché, secondo l’agenzia Ria Novosti, Aleksandr Lukashenko intende incontrare Vladimir Putin nel prossimo futuro per discutere con il presidente russo proprio della questione Wagner.
Ad ogni modo, ha precisato Lukashenko il trasferimento degli uomini del Gruppo Wagner in Bielorussia “non pone rischi per il Paese”.
“Non vedo assolutamente alcun rischio nel dislocamento della Wagner. Nonostante l’allarmismo da tutte le parti, non si tratta di una cosa che può inquietarmi”, ha detto Lukashenko.
C’è, poi, da registrare il giallo del presunto incontro, in Africa, fra l’intelligence ucraina e gli uomini della Wagner.
Il capo del Gur, i Servizi ucraini d’intelligence militare, Kyrilo Budanov, resta sul vago quando gli si chiede se veramente vi sono stati contatti in Africa con quelli che appaiono come gli storici nemici.
“Abbiamo affrontato la Wagner? Naturalmente l’abbiamo fatto – risponde Budanov al Times, quando gli viene chiesto di commentare le rivelazioni del Washington Post sui documenti d’intelligence americani diffusi sulla piattaforma Discord. – Lasciatemi metterla così. Li abbiamo ‘incontrati’ in molti paesi africani. ‘Incontrati’ nei diversi significati” della parola”.
Secondo questi documenti, in gennaio il capo dei mercenari della Wagner, Yevgeny Prigozhin, avrebbe contattato i servizi di Budanov offrendo informazioni sulle posizioni russe in cambio di un ritiro ucraino da Bakhmut. Uno dei documenti citava incontri fra Prigozhin e agenti del Gur in un non meglio precisato paese africano.