L’ex-marine Usa, Trevor Reed, rilasciato dalla Russia torna in Ucraina e salta su una mina
Era stato restituito agli Stati Uniti nell’ambito di un accordo per lo scambio di prigionieri, “barattato” con un altro prigioniero, il pilota russo Konstantin Yaroshenko, ma ieri l’ex-marine statunitense, Trevor Reed, rilasciato nell’aprile dello scorso anno dalla Russia, e tornato di nuovo a combattere, è rimasto ferito in Ucraina dopo aver calpestato una mina anti-uomo.
Trasportato in un ospedale nella capitale ucraina e, successivamente, evacuato in Germania, Reed sta ricevendo cure mediche ms il portavoce della famiglia Reed, Jonathan Franks, ha rifiutato di commentare la notizia anche se un report sulla vicenda rivela che ha subito numerose ferite da schegge.
Reed si aggiunge così all’elenco dei cittadini statunitensi che sono stati feriti, o che sono addirittura morti, nel quadro delle ostilità in Ucraina.
Il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Vedant Patel, ci ha tenuto a precisare che Reed “non era impegnato in alcuna attività per conto del governo degli Stati Uniti”.
Il Dipartimento di Stato Usa ha rivolto ripetuti appelli ai suoi cittadini affinché non si rechino nel Paese europeo ma senza successo. Per un popolo abituato a maneggiare armi fin da bambini, l’Ucraina rappresenta una specie di Luna Park.
L’ex-marine statunitense è stato arrestato nel 2019 e condannato a nove anni di carcere in Russia nel luglio 2022 per aver aggredito un agente di polizia russo.
Reed e la sua famiglia hanno negato le accuse contro di lui e Washington lo ha dichiarato ingiustamente detenuto.
A fine aprile i governi di Stati Uniti e Russia avevano concordato uno scambio di prigionieri per il rientro nei rispettivi paesi dell’ex-marine Reed e del pilota russo Konstantin Yaroshenko, nonostante le tensioni tra Washington e Mosca a causa della guerra in Ucraina.
Yaroshenko è stato condannato a 20 anni di carcere per traffico di droga e, come Reed, anche il suo caso è stato oggetto di numerose richieste pubbliche da parte del governo russo.
Venne arrestato nel 2010 in Liberia con l’accusa di aver partecipato al presunto trasporto di una grande spedizione di cocaina. E, successivamente, venne estradato illegalmente negli Stati Uniti, dove è stato poi condannato. Ma Yaroshenko ha sempre negato tutte le accuse definendo il suo arresto una provocazione e il suo caso fabbricato ad arte.