Inquietante conferenza stampa di robot all’Onu: noi migliori dei leader umani. Per ora non ci ribelleremo (video)
Ufficialmente invitati e accolti alla loro prima conferenza stampa organizzata a Ginevra, nove robot dotati di intelligenza artificiale si sono presentati sul palco delle Nazioni Unite in occasione di un vertice sulle nuove tecnologie. E lì, in veste di umanoidi sociali, hanno risposto alle domande dei cronisti. Uno scenario fantascientifico divenuto realtà. Una realtà che ha presentato, tra sgomento e diffidenza, prototipi progettati per interagire semi-autonomamente con gli esseri umani. Ossia: seguendo comportamenti e regole sociali che attengono a un protocollo comportamentale ibrido, chiamato a declinare prodigi tecnologici e sfide umane. E k’evento non ha poi rassicurato più di tanto forse…
Nove robot umanoidi in conferenza stampa all’Onu
E così, i nove robot e i loro creatori, hanno risposto alle domande dei giornalisti, tenendo in particolar modo a rispedire al mittente i dubbi sulle possibili minacce dell’AI nei confronti dell’umanità e le perplessità legate a ruolo e prove che li attendono. «Io lavorerò insieme agli umani per fornire loro aiuto e assistenza e non prenderò il loro posto in lavori già esistenti», si è dunque affrettato a precisare il robot Grace sui posti di lavoro a rischio l’ingresso dell’intelligenza artificiale nel mondo occupazionale. Poi è toccato ad Ameca rassicurare i presenti. L’esemplare, che è già una sorta di veterano degli incontri con la stampa – dopo aver partecipato alla Conferenza internazionale su robotica e automazione di Londra – ce l’ha messa tutta per convincere la platea che “vengono in pace”….
Gli esemplari di robot più performanti e le risposte più “inquietanti” alle domande dei giornalisti
Asserendo con toni e fare monocorde – e con flemmatica certezza – che i robot non si ribelleranno a chi li ha costruiti. «Il mio creatore è sempre stato gentile con me», aggiungendo un inciso che ha però sospeso il giudizio: «E per ora sono felice della mia situazione attuale». Sì, proprio così ha affermato l’esemplare con sguardo vitreo e impassibilità robotica. E come lui tutti, da Sophia – il primo umanoide ambasciatore dell’innovazione per il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite –. A Grace, descritto come l’esemplare più avanzato al mondo nel campo dell’assistenza sanitaria. Mostrandosi alla stampa sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda di intenti e prospettive, si sono spesi per garantire che la diffusione dei robot non minaccerà vite e lavoro degli esseri umani. Non nel prossimo futuro almeno.
I robot all’Onu: «Noi leader migliori degli umani, non siamo condizionati dalle emozioni»
Eppure, proprio Sophia al suo debutto con i giornalisti non ha mancato di rilevare: «I robot umanoidi hanno il potenziale per guidare con un livello maggiore di efficienza ed efficacia rispetto ai leader umani». Quindi, ha anche esplicitato meglio il concetto: «Noi non abbiamo gli stessi pregiudizi o le stesse emozioni, che a volte possono offuscare il processo decisionale. E possediamo la capacità di elaborare rapidamente grandi quantità di dati per prendere le decisioni migliori».
Un debutto che ha posto ancora molti quesiti…
Insomma, tra stupore e perplessità, lo scenario che ieri si è concretizzato sotto gli occhi dei giornalisti presenti all’appuntamento all’Onu ha avuto dell’inquietante. L’evento faceva parte dell’AI for Good Global Summit: il vertice in cui esperti di tutto il mondo hanno discusso su come le nuove tecnologie possano contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, ha in realtà rivelato un’area grigia dai confini ancora imperscrutabili. Perché forse, più che i robot, siamo noi essere umani ad avere difficoltà a entrare in contatto con la loro presenza. A prendere realmente contatto con macchine umanoidi pronte a entrare nelle nostre vite.
Umanoidi dotati di IA: un mondo tutto da decifrare
E, ancor di più, allora, il debutto di ieri di umanoidi dotati di IA ha delineato con chiarezza le non poche criticità che avremo a riuscire a riconoscere la loro capacità di comprendere. Ma soprattutto di fare esperienza, delle emozioni umane… (Sotto, l’estratto di un intervento di uno dei robot in conferenza stampa postato su Youtube da “ST”).