Il voto del Senato rafforza la Santanchè. FdI: ora il ministro ha il dovere di andare avanti

26 Lug 2023 15:31 - di Luisa Perri

Naufraga, come da previsioni, la mozione di sfiducia individuale in Senato contro il ministro del Turismo, Daniela Santanchè. Un naufragio annunciato, che ottiene l’effetto di spaccare l’opposizione (con i senatori di Calenda e Renzi che non hanno partecipato al voto) e di ricompattare la maggioranza di governo.

Il testo, presentato dal Movimento 5 stelle e appoggiato dal Partito democratico e da Alleanza Verdi e sinistra, ha infatti ottenuto appena 67 voti favorevoli, 111 contrari e nessun astenuto.

Sul voto di sfiducia alla Santanchè «c’è stato un responso democratico, considero questo dato molto chiaro, un segnale di democrazia e libertà», ha commentato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel corso della cerimonia del Ventaglio con la stampa parlamentare. «Onestamente non ricordo casi di mozioni di sfiducia individuali per fatti precedenti all’assunzione dell’incarico ministeriale» ha aggiunto La Russa.

Donzelli: col voto del Senato la Santanchè deve lavorare serenemante

Un dato è certo, come nota Giovanni Donzelli, con la bocciatura della mozione di sfiducia proposta dalle opposizioni, «Santanchè avrà non il diritto ma il dovere di lavorare serenamente come ministro, pensando solo all’interesse del turismo italiano».

Per il responsabile organizzazione di FdI, «la sinistra potrà tornare a chiedere le dimissioni di qualcun altro, come ormai sono abituati a fare ogni settimana da quando abbiamo vinto le elezioni: è questo che, in fondo, non riescono ancora ad accettare».

Anche per Gianluca Caramanna di FdI, «la Santanché a questo punto ha l’obbligo di andare avanti, continuando l’ottimo lavoro fatto insieme al governo in questi primi mesi, certificato dai numeri record registrati dal settore. C’e’ ancora tanto da fare – ha notato il capogruppo FdI in commissione Turismo della Camera – e lo faremo con la nostra solita concretezza, investendo sempre di piu’ in un comparto che si conferma, giorno dopo giorno, un traino per l’economia italiana».

Da parte sua, il ministro Santanchè – che sedeva vicino a una decina di ministri da Salvini a Casellati, da Musumeci a Ciriani ad Abodi, a conferma del pieno sostegno dell’esecutivo Meloni – nel suo intervento a Palazzo Madama si è detta dispiaciuta per gli attacchi ricevuti in queste settimane.

«Ci possono essere – ha detto l’esponente di FdI – diversità di opinioni, diversità che io rispetto. Ho qualche difficoltà a comprendere come si possa promuovere sulla base di elementi di un’inchiesta pseudo giornalistica una mozione che non ha come oggetto il mio operato da ministro ma fatti che, se verranno evidenziati, sono antecedenti al mio giuramento da ministro e che ritengo di aver chiarito in quest’Aula».

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