Il Tar del Lazio boccia i ricorsi degli ambientalisti contro il termovalorizzatore a Roma
Infondati e, quindi, respinti: il Tar del Lazio boccia i ricorsi presentati dalle associazioni ambientaliste, sindaci e comitati contro il Piano rifiuti di Roma Capitale e la realizzazione del termovalorizzatore a Roma.
I ricorsi? Destituiti di fondamento, sostiene il Tar
I ricorsi, scrivono i giudici nella sentenza pubblicata oggi, “ancorché argomentati con dovizia di censure e riferimenti normativi, anche eurounitari, e giurisprudenziali, devono essere rigettati perché destituiti di fondamento”.
Quanto al Piano rifiuti e al suo presunto contrasto con le leggi europee “non è stato dedotto, e tanto meno dimostrato, che la previsione del Piano commissariale incida sull’assetto complessivo del sistema nel senso di sovvertirne la coerenza con la normativa eurounitaria” scrivono i giudici del TAR del Lazio nella sentenza.
Peraltro “non sussiste alcuna antinomia tra l’attribuzione di poteri commissariali relativi al Piano di gestione dei rifiuti di Roma Capitale e l’esercizio inconcusso della competenza legislativa regionale in materia di disciplina degli ambiti territoriali ottimali, avendo la Regione Lazio individuato due ambiti specifici corrispondenti al territorio comunale e al (residuo) territorio metropolitano”.
Censure generiche sui rischi di inquinamento
“Generiche e comunque affatto intempestive – osservano ancora i giudici del Tar del Lazio che hanno respinto i ricorsi contro il termovalorizzatore – sono le censure con riferimento ai paventati rischi di inquinamento, peraltro strettamente correlati anche alle caratteristiche, condizioni e soluzioni impiantistiche del termovalorizzatore, e quindi insuscettibili di un esame ipotetico e astratto”.
Fdi: meglio gassificatore o dissociatore più che termovalorizzatore
”Noi siamo a favore degli impianti industriali per risolvere il problema dei rifiuti – spiega Giovanni Quarzo, capogruppo di Fratelli d’Italia al Campidoglio. – Meglio quindi il termovalorizzatore che i rifiuti per strada come adesso”.
”Dopodiché – aggiunge Quarzo – visto che di fanno gli impianti industriali, è meglio fare impianti più moderni e, cioè, il gassificatore e il dissociatore molecolare perché questo termovalorizzatore è un impianto vecchio, un tipo di impianto che veniva fatto 20-25 anni fa”.