Il Pentagono mobilita tremila riservisti per l’Europa per rafforzare i presidi sul fronte est della Nato

14 Lug 2023 13:31 - di Robert Perdicchi

Il Pentagono potrebbe attivare fino a tremila riservisti da dispiegare in Europa. Il Presidente Joe Biden ha ha firmato ieri un ordine in questo senso, precisando che tale passo è “necessario per rafforzare le forze attive per l’attuazione dell’operazione Atlantic Resolve”, una missione lanciata dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014. La missione ha come obiettivo quello di rafforzare gli alleati della Nato dispiegando unità pronte al combattimento su rotazione nelle basi del fianco orientale della Nato. La decisione di Biden non cambia le dimensioni delle forze Usa in Europa. Non si tratta di ulteriori forze. Piuttosto della disponibilità ad assumere, da parte dei riservisti, i compiti affidati in precedenza a soldati di unità attive.

Il Pentagono si copre sul fronte est

“Il Comando Usa in Europa ha fornito forze adeguate al combattimento per lo schieramento a rotazione in Europa a dimostrazione del nostro impegno nei confronti della Nato”, ha commentato il tenente generale Douglas Sims, direttore delle operazioni dello stato maggiore congiunto Usa. “Questo provvedimento riafferma il nostro sostegno e impegno incrollabili a difesa del fianco orientale della Nato in risposta alla guerra illegale e non provocata della Russia all’Ucraina”.

Arrivate in Ucraina le bombe a grappolo

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha intanto dichiarato durante un’intervista alla CNN che le munizioni cluster (a grappolo) statunitensi sono già arrivate in Ucraina (dove i russi hanno denunciato il loro impiego il 12 luglio nella regione di Zaporizhia).

“Le munizioni a grappolo fornite dagli Stati Uniti sono già arrivate in Ucraina, insieme alle munizioni a grappolo provenienti da altri paesi”, ha reso noto ieri il Pentagono confermando quanto aveva rivelato Analisi Difesa circa la disponibilità negli arsenali ucraini di munizionamento cluster sia di produzione locale sia di fornitura estera.

Del resto gli Stati Uniti hanno nei magazzini quasi 5 milioni di munizioni per artiglieria (obici e razzi) e bombe d’aereo contenenti sub-munizioni e la loro fornitura a Kiev allevia il peso delle forniture di proiettili convenzionali già ceduti in quantità massicce da Washington impoverendo sensibilmente le riserve di munizioni del Pentagono.

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