I radicali vogliono l’aborto per tutt* Ma perché anche i maschi possono abortire? Paola Concia s’infuria

19 Lug 2023 15:24 - di Redazione
aborto radicali

Basta con queste stupidaggini dell’asterisco quando si parla di battaglie storiche del femminismo. E’ il messaggio che invia tramite twitter Paola Concia, già deputata Pd e paladina delle battaglie femministe e Lgbtq. La Concia si è particolarmente adirata per un manifesto dei radicali italiani che vuole estendere il diritto di abortire fino a 15 settimane e che usa lo slogan “una legge per tutt*”. Ma che c’entra quell’asterisco? Nulla. Perché le donne hanno l’utero e l’uomo no. C’è poco da fare arzigogoli lessicali.

«Asterisco? Ma quale asterisco? Ma smettetela per favore – s’infuria Paola Concia – state facendo un danno incalcolabile al diritto alla interruzione volontaria di gravidanza delle donne, di tutte quelle donne che come me hanno lottato per voi».

Vittoria Loffi, responsabile della campagna Libera di Abortire e membro della direzione di Radicali Italiani, tenta di dare una spiegazione e peggiora la situazione. “Abbiamo depositato una proposta di legge di iniziativa popolare per superare la 194 e tutti i limiti che ha dimostrato di avere in questi 45 anni di vita. Non solo procedurali, amministrativi, e giuridici, ma anche linguistici e culturali. Nella legge abbiamo infatti adottato il termine ‘persona gestante’ e qualcuno non l’ha apprezzato”. Quindi nella 194 qualcosa non va perché ci si riferisce solo alle donne? Sì, proprio così. La legge parla di “donna” e invece dovrebbe parlare di “persona gestante”. Perché magari la donna che ricorre all’aborto è una trans che vuole diventare uomo o si percepisce come tale. Insomma, cancelliamo pure la parola donna allora per fare piacere a queste minoranze chiassose e arroganti…

Giulia Crivellini, tesoriera di Radicali Italiani, specifica meglio il concetto: le parole ‘persona gestante’, includendo così donne, persone trans e non binarie. Trattasi di una priorità, per loro. Poi dice che le donne si buttano a destra… Infatti, come certificò uno studio Swg all’indomani del voto politico del 25 settembre, in termini percentuali il partito più votato dalle donne fu proprio FdI.

 

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