Grillo in arrivo a Roma, solo presenzialismo o vuole battere il chiodo sull’asse dell’accordo Pd-M5S?
Beppe Grillo in arrivo a Roma: la scusa ufficiale? Il garante punta a essere più presente. Ma quanto c’è di vero e quanto invece attiene al febbrile momento di avvicinamento tra Pd e M5S? E quanto influisce l’ansia di presenzialismo sull’ex comico, dopo mesi di buen retiro dalle scena interrotti solo dalla delirante partecipazione all’ultima manifestazione grillina di Roma? Il sospetto è lecito, confermarlo, o smentirlo, spetterà ai protagonisti in scena nelle prossime ore. Al momento, intanto, l’Adnkronos apprende e riferisce di una nuova “visita” nella capitale del leader movimentista, che conferma la scelta della capitale come teatro privilegiato suoi exploit.
Grillo in arrivo a Roma
Secondo l’agenzia di stampa, allora, l’ex comico è atteso a Roma nel pomeriggio per due giorni di incontri. Il co-fondatore del Movimento 5 Stelle, infatti, avrebbe espresso ai suoi l’intenzione di essere più presente nella Capitale per il M5S, e per avere contatti più frequenti anche con i parlamentari, come da loro richiesto nel corso dell’ultima visita.
Il garante punta a essere più presente?
Motivazioni, quelle addotte a giustificazione della nuova incursione romana, più vicine a una scusa che a una effettiva voglia di partecipazione alla vita politica grillina. Anche le ultime prove tecniche di avvicinamento tra pentastellati e Pd, Conte e Schlein, portano sulla tratta di un percorso che, sempre più platealmente, mostra segni di incroci e incontri tra i due schieramenti dell’opposizioni su binari paralleli che, smentendo regole e precetti della geometria, sembrerebbero destinati ad ancontrarsi in un indefinito – e fin qui abortito – campo largo delle intese.
Quella strana coincidenza con la Schlein che si allinea in seconda battuta ai 5S sulla Santanché…
E allora, in questo contesto non può non saltare all’occhio la strana concomitanza di situazioni: oggi Grillo – all’indomani della lunga giornata dei coltelli di ieri, con l’opposizione a 3 velocità, ma pronta a puntare l’indice contro Daniela Santanchè in Senato – Grillo decide di calare su Roma. Proprio mentre Elly Schlein, dopo una iniziale cautela dichiarata a ridosso dell’audizione del ministro del Tursimo a Palazzo Madama, in serata scioglie la prognosi del Pd sul caso, e annuncia ai giornalisti: il Pd voterà la mozione M5S sul ministro Daniela Santanchè? «Certamente sì», ha risposto a quel punto senza indugi la numero uno del Nazareno.
La Schlein si accoda a Conte e Grillo si precipita a Roma…
E così, guarda caso, la notizia dilaga e si conferma. «Nessun ostacolo al voto favorevole del Pd alla mozione di sfiducia presentata oggi in Senato dal M5S, nei confronti della ministra per il Turismo, Daniela Santanchè. Noi avevamo scelto un altro percorso – confermano fonti di Palazzo Madama dei democratici –. Con domande puntuali al governo attraverso una interrogazione. Ma, se la mozione verrà calendarizzata in Senato, la voteremo», è la posizione esplicitata. E così, la richiesta di dimissioni per la titolare del Turismo arriva in Aula anche da parte del partito guidato dalla Schlein, una segretaria alla rincorsa pronta ad accodarsi ai pentastellati.
Dopo l’ultimo disastro si pensava a una pausa romana più duratura
Stavolta, però, sembra che per l’aperitivo tra big possa proporsi direttamente il garante, frettolosamente di ritorno a Roma dopo l’ultima turbolenta visita. Quella ormai arcinota del richiamo dal palco capitolino a brigate e passamontagna…