Galliani sarà candidato nel collegio in Senato che era di Berlusconi: c’è l’annuncio di Tajani
“Proporrò alla segreteria nazionale di Forza Italia e agli alleati il nome di Adriano Galliani come candidato al collegio senatoriale di Monza. Sul suo nome ho trovato il convinto consenso della famiglia Berlusconi che ho incontrato oggi a Milano”. Lo scrive in un tweet Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio.
Tajani: scelta concordata con la famiglia Berlusconi e gli alleati
L’ex amministratore delegato del Milan e oggi ad del Monza, che domenica compirà 79 anni, sarà quindi candidato nel collegio uninominale Monza-Brianza (Lombardia 06), considerato un seggio simbolo della memoria di Berlusconi, morto il 12 giugno scorso. Nei giorni passati si era parlato anche del fratello Paolo, come possibile candidato. Oggi è arrivata l’ufficialità su Galliani, attuale ad e vicepresidente vicario della squadra brianzola.
“Per l’amore che nutro nei confronti di Silvio Berlusconi farò tutto quello che mi verrà richiesto in qualunque settore – aveva detto all’indomani della morte del Cavaliere, Galliani -. Al momento nessuno mi ha parlato di candidarmi nel collegio elettorale di Monza né del futuro della società di calcio del Monza”.
Si tratterà di un ritorno in Senato per l’ad brianzolo e storico braccio destro nel calcio di Berlusconi: Galliani era stato infatti eletto tra le fila di Forza Italia per la legislatura cominciata nel 2018 e terminata nel 2022.
Galliani: “Quello che ho imparato nella vita, l’ho imparato da Berlusconi”
A Sky Sport, recentemente Galliani ho parlato con grande emozione del suo presidente: “Sono qui per ricordare il mio maestro – ha detto Galliani – la persona con cui ho condiviso 44 anni della mia vita e da cui ho imparato tutto. Ora, da orfano come mi sento, cercherò di andare avanti e tenere alto l’esempio che mi ha dato e quello che mi ha fatto diventare in questi 44 anni”.
Un’amicizia durata 44 anni
Galliani ha poi proseguito parlando del suo stato d’animo: “Sono un uomo molto, molto addolorato. Oltre a cenare spesso con lui – ha raccontato l’ad del Monza -, io lo sentivo tutte le sere. Ora continuo a guardare il telefono e non arrivano più le telefonate. Sono una persona molto addolorata”.
Non sono mancati aneddoti sul rapporto speciale che li legava: “Era il 1 novembre 1979, con Berlusconi ci siamo incontrati a cena e così è iniziata la mia storia nella tv e nel calcio. Quando prendemmo il Milan, Silvio mi disse due cose. La prima è che il Milan, così come lo sport e il calcio, afferiscono alla sfera dei sentimenti e non del business, la seconda è che assomigliano un po’ alla religlione, a misteri gaudiosi e dolorosi. Così siamo sempre andati avanti, passando da Istanbul a Atene, dall’eliminazione con il Cittadella alla vittoria con il Pisa. Quello che ho imparato nella vita, l’ho imparato da Berlusconi”.