Claudio Ranieri, il mister gentiluomo vince il premio del fair play. Un modello per il calcio violento
Claudio Ranieri ha vinto Il premio “Costruiamo Gentilezza nello Sport”, nato da un’idea dell’Ussi Toscana e dell’Associazione Cor et Amor, con la collaborazione dell’Associazione della Stampa Toscana, per valorizzare gesti gentili attraverso lo sport. Il premio è stato consegnato a Saint-Vincent, sede del ritiro del Cagliari sua attuale squadra.
Ranieri e quel gesto indimenticabile
Indimenticabile quel suo gesto rivolto ai propri tifosi di “tifo per” e non “tifo contro”, invitandoli ad applaudire gli avversari al termine di Bari-Cagliari, spareggio per la promozione in A. A consegnare il riconoscimento, il cui simbolo è una maglia con i colori indicati dai bambini, sono stati Luca Nardi, coordinatore del progetto nazionale “Costruiamo Gentilezza” e sette ambasciatori di gentilezza tra i 7 ei 15 anni. Il Premio si lega anche al progetto “Alfabeto della gentilezza”, ideato come il Premio dalla giornalista fiorentina Gaia Simonetti e dal segretario Ussi Toscana, che è partito dai bambini ed è arrivato nel mondo dello sport. Tanti i club di calcio e di altri sport che hanno compilato un alfabeto della gentilezza.
Claudio Ranieri: dallo scudetto mancato con la Roma all’impresa di Leicester
Ottimo calciatore del Catanzaro dei miracoli , Ranieri portò il Cagliari in A nel 1990. Da allora un ricco curriculum, dal quarto posto di Napoli alla Fiorentina, fino all’incredibile esonero da allenatore della Juventus, a soli due giornate dalla fine, il 2008, con la squadra al secondo posto.
Nel 2009-2010 subentra alla terza giornata di campionato a Luciano Spalletti alla guida della Roma. Una cavalcata straordinaria e un duello punto a punto con l’Inter del triplete vanificato dalla sconfitta interna contro la Sampdoria, in una partita ancora ricordata per le parate del portiere blucerchiato. Nel 2016 a Leicester compie una delle imprese più straordinarie della storia del calcio vincendo la Premier League. Poi di nuovo la Sampdoria, salvata dalla retrocessione, e l’anno scorso il ritorno in terra sarda per l’ennesima promozione. Di lui si parla, dopo il 2024 nel caso di amara spedizione agli europei di Germania, come possibile successore di Roberto Mancini alla guida della nazionale.