Antoniozzi (FdI): “Il sindaco Gualtieri si costituisca parte civile nel processo contro il killer De Pau”

16 Lug 2023 19:18 - di Redazione
De Pau

”Io ho sempre fiducia nella magistratura ma trovo strano che a distanza di otto mesi dalla strage di Prati, in cui Giandavide De Pau uccise due povere ragazze cinesi e una signora, non si abbiano notizie della sua vicenda giudiziaria”. Lo afferma Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

Antoniozzi: “Il sindaco di Roma si costituisca parte civile”

‘Non vorremmo che si aprisse di nuovo la strada della infermità per De Pau – aggiunge -, la stessa che gli ha consentito di tornare in libertà dopo uno stupro. Mi rivolgo anche ai colleghi di sinistra e ai giornalisti, chiedendomi cosa sarebbe accaduto se a morire fossero state tre italiane prese a caso e non tre signore straniere che facevano le prostitute”. ”Quelle tre vite ingiustamente strappate meritano giustizia – conclude Antoniozzi – e per questo chiedo di sapere se ci siano associazioni contro la violenza costituitesi parte civile e rivolgo l’invito formale al sindaco Gualtieri di farlo immediatamente. È sacrosanto che quelle tre donne vengano patrocinate e ricordate da vittime innocenti di un assassino cocainomane che l’ha sempre fatta franca”.

Secondo il gip, il presunto killer delle 3 donne uccise nel quartiere Prati a Roma, il 17 novembre 2002,  sarebbe stato pienamente consapevole. Anche se l’arma non è stata mai rinvenuta: “Contrariamente a quanto sostenuto da Giandavide De Pau circa il suo stato di confusione e di non ricordare nulla”, tutti gli elementi raccolti “fanno presumere che fosse pienamente consapevole dei gravissimi fatti da lui commessi ai danni delle tre donne”, ha spiegato il giudice.

De Pau uccideva per filmarsi

Due video, uno della durata di 14 minuti e l’altro di 42 minuti. Entrambi i filmati, acquisiti dagli investigatori della sezione omicidi della squadra mobile e dai carabinieri del nucleo investigativo, sono stati girati giovedì scorso durante il duplice omicidio di via Riboty a Prati, mentre l’omicida sgozzava le due donne cinesi.

Secondo il giudice per le indagini preliminari, i file “documentano in maniera incontrovertibile e raccapricciante l’omicidio delle due donne cinesi commesso da Giandavide De Pau dopo aver consumato con le stesse rapporti sessuali ed aver preteso di rimanere solo con le due donne, mandando via altri clienti”. Urla e richieste di aiuto inquietanti si sentono nell’audio quando De Pau, scrive ancora il gip:” sposta il telefono e si inquadrano le scarpe che lo stesso indossa, dopodiché il telefono viene appoggiato oscurando la telecamera ma continua ad essere registrato l’audio e si sente entrare nella stanza l’altra donna cinese”

“Al minuto 1.09 si sentono rumori e la donna urlare fortemente, ma il suono giunge come soffocato, entra l’altra donna che chiede ‘cosa fai a lei – annota ancora il gip – subito dopo si sentono le urla strazianti anche della seconda donna che viene aggredita, poi si sente prima il rumore di una porta che sbatte e poi il rumore più forte di un’altra porta, probabilmente quella di ingresso che viene aperta e dal minuto 2.41 si sente il rantolo di Xiuli Guo in fin di vita ritrovata agonizzante sul pianerottolo; dopo qualche minuto si sente la voce del portiere e poco dopo dei soccorritori”.

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